Italia nella morsa del gelo e della neve:
il nucleo d’aria gelida, proveniente dall’Artico Russo, è giunto con impeto nelle ultime ore e sta provocando un diffuso peggioramento delle condizioni meteo. E’ da ritenersi un evento eccezionale, perché giunge a seguito di una settimana contraddistinta da forte gelo e abbondantissime nevicate.
Spiragli di miglioramento:
l’area di Bassa Pressione, piuttosto ampia, dovrebbe sopirsi nei primi giorni settimanali. Il clima si addolcirà un po’, ma continuerà a far freddo e le temperature insisteranno su valori inferiori alla norma stagionale. Sarà interessante, magari nei prossimi giorni, valutare a quanto ammonterà l’anomalia termica negativa sia in Italia che sull’Europa. Il quesito, al momento, è il seguente: tornerà l’Alta Pressione o arriverà l’Artico?
Cosa dicono i Modelli:
fino a ieri, giusto dirlo, gran parte dei Centri di Calcolo Internazionali ipotizzavano una diretta influenza del Vortice Polare. Tra l’altro si tratterebbe di un intero Lobo, in caduta sull’Europa a seguito di una spinta repentina e poderosa in direzione nord dell’Anticiclone delle Azzorre. Oggi, invece, pare che la traiettoria possa risultare più orientale, coinvolgendo maggiormente l’asse Carpatico-Danubiano e la Grecia. Sull’Italia arriverebbe giusto qualche spiffero d’aria fredda, più che altro lungo l’Adriatico, mentre da ovest si affaccerebbe la propaggine orientale dell’Alta oceanica.
Siamo sicuri che andrà così?:
Considerando la virata modellistica è plausibile, ma non è escluso che si possa tornare sulle ipotesi precedenti. Da cosa dipenderà l’evoluzione Artica? In primis da come si orienterà il lobo Canadese del Vortice Polare. In secondo luogo da come si sposterà l’area depressionaria attualmente del Mediterraneo. E’ quest’ultima che dovrebbe fungere da catalizzante dell’irruzione fredda.
L’Inverno non è ancora terminato:
qualora dovesse prevalere l’ipotesi anticiclonica, si avrebbe una pausa stabilizzante tutto sommato gradita. Tuttavia, giusto sottolinearlo, l’analisi degli indici climatici mostra una tendenza a reiterazione di blocchi anticiclonici alle alte latitudini, il ché non rappresenta certo un sinonimo di Primavera imminente. Non è da escludere che nel corso dell’ultima decade di Febbraio possa materializzarsi una possente irruzione Artica nel cuore del Mediterraneo, con successive complicanze di natura continentale.
Focus: evoluzione sino al 23 febbraio 2012
Il weekend sarà caratterizzato da condizioni di maltempo e gelo su molte delle nostre regioni. Sono previste copiose nevicate sulle regioni Adriatiche, ma localmente anche al Sud e nelle Isole. Neve che potrebbe interessare, specie al Centro, quote pianeggianti e collinari. Il freddo ci accompagnerà sino agli inizi della prossima settimana e si potrebbe avere una recrudescenza tra mercoledì e giovedì. Da valutare l’eventuale intensità e gli effetti.
Difficile dire come sarà il tempo il prossimo weekend. Dando credito alla linea evolutiva descritta pocanzi, potrebbe esserci il bel tempo e le temperature si riporterebbero in linea con l’andamento stagionale. Qualora l’irruzione Artica dovesse gettarsi più ad ovest, si andrebbe verso un altra fase di brutto tempo con temperature nuovamente in calo e abbondanti nevicate.
Evoluzione sino al 28 febbraio 2012
Nell’ultima settimana di Febbraio, a prescindere da quel che accadrà prima, potrebbe concretizzarsi quell’irruzione Artica – possente – che abbiamo citato in sede d’analisi. E’ un’ipotesi, tutta da valutare.
In conclusione.
Inverno che al di là di tutto sta mostrando i muscoli e che potrebbe riservarci interessanti prospettive anche nelle prossime settimane.