ANTICICLONE DEFILATO AD OVEST – Prosegue la fase atmosferica assai movimentata che sta caratterizzando questa parte conclusiva di maggio, in totale antitesi rispetto al gran caldo anomalo ed alle alte pressioni africane che avevano predominato a lungo per tutta la prima metà del mese. Un canale di correnti fresche nord-atlantiche tende infatti a scorrere dal Regno Unito e dal Mare del Nord verso l’Italia e le aree balcanico-danubiana, in seno ad una vasta saccatura. L’instabilità si manifesta con facilità, anche per effetto dell’assenza di campi d’alte pressioni. L’unico promontorio anticiclonico, quello di matrice azzorriana, si mantiene infatti relegato in Aperto Atlantico ed il suo bordo orientale riesce a malapena a spingersi verso la Penisola Iberica e le coste occidentali francesi.
ITALIA IN BALIA DELL’INSTABILITA’ – Il bacino centrale del Mediterraneo rientra invece nella traiettoria delle correnti nord-atlantiche, che proprio quest’oggi hanno pilotato un nuovo nucleo depressionario colmo d’aria fredda in quota. La presenza di termiche relativamente basse in quota, in contrapposizione al riscaldamento nei bassi strati, ha quindi dato manforte all’instabilità, con temporali che hanno bersagliato diverse aree della Penisola, soprattutto nel corso delle ore pomeridiane. Già in mattinata lo sfondamento dell’aria fresca aveva alimentato temporali sul Nord, specie tra Triveneto ed Emilia Romagna. A seguire le celle temporalesche, come funghi, sono spuntate anche su aree interne e montuose del Centro-Sud, dando luogo persino a qualche locale nubifragio. Vedi qui ulteriori news.
TEMPERATURE FRESCHE – Solo occasionalmente i valori diurni hanno raggiunto punte di 25-26 gradi, nell’ambito di un periodo mediamente più fresco del normale. Il contesto climatico risulta certamente in forte dissonanza rispetto al quadro prettamente estivo visto nelle prime due decadi mensili.