In questi giorni molti paesi europei hanno assistito alla prima vera irruzione d’aria fresca della stagione autunnale, dato che è scesa una lingua d’aria fredda dalla Scandinavia e dalla Siberia in grado di portare valori termici di -2°C alla quota di 850 hPa (circa 1500 metri di quota sul livello del mare) su Polonia, Svezia, Finlandia, Repubbliche Baltiche e diverse zone della Russia “europea”.
Gelate a bassa quota hanno così fanno comparsa non solo nel centro-nord scandinavo e russo, dove in questo periodo scendere sotto zero non è anomalo, ma anche nel sud della Svezia, nelle Repubbliche Baltiche, in Bielorussia e in Polonia. Per Bielorussia, Polonia e Repubbliche Baltiche si è trattato delle prime gelate stagionali.
In Estonia le minime di questa notte hanno raggiunto -0,7°C a Jogeva, sotto zero anche Kuusiku e Valga.
In Lettonia, -1,6°C a Rezekne, -1°C a Madona, -0,8°C a Daugavpils.
In Lituania 0°C esatti a Laukuva, in Polonia -0,1°C a Jelenia Gora, in Bielorussia -1°C a Lyntupy.
Si tratta di temperature fino a 7/8 gradi inferiori alle medie delle minime di settembre e fino 2/3 gradi a quelle di ottobre.
Di rilievo per il periodo anche le temperature raggiunte nel sud della Svezia, specialmente la mattina del 29 settembre, con valori fino a -3,2°C a Hagshult, -2,4°C a Ljungby e -2,2°C a Jonkoping. In queste zone le prime gelate erano però già giunte a inizio mese.
Nessuna gelata ma temperature basse anche in Germania: a Colonia il 29 settembre la temperatura è scesa a 2,3°C, un paio di gradi sopra il record di minima mensile.
Anche in Italia questa notte abbiamo assistito ad un calo delle temperature minime, con valori sotto i 10°C in Pianura Padana e fino a 5,1°C a Torino e 5,5°C a Bolzano.