Le mappe di previsione della Stratosfera, emesse dal modello GFS, hanno funzionato anche a scadenza molto lunga, di circa 240 ore, ed un “major warming” è tuttora in atto sulla Scandinavia Settentrionale.
Il forte riscaldamento è presente a tutte le alte quote della Stratosfera, dal livello geopotenziale di 1 hPa ( 47.000 metri circa), fino a 10 hPa (30.000 metri), sempre posizionato tra la Russia Settentrionale ed il Nord della Scandinavia.
A 50 hPa, invece, circa 20.000 metri di altezza, lo Stratwarming interessa l’America Settentrionale e parte della Siberia.
L’evoluzione prevista da GFS, per quanto riguarda il livello geopotenziale di 10 hPa, è di spostare, nei prossimi giorni, la zona di massimo riscaldamento in direzione del nostro Polo Nord, ove resterà stazionario nei prossimi giorni, indebolendosi gradualmente.
Ai livelli più bassi, a 50 hPa, lo stratwarming interesserà principalmente la Siberia, spostandosi, poi, però, in direzione del Polo, ove resterà stabile senza indebolirsi.
Nei prossimi 10-15 giorni, dunque, assisteremo con tutta probabilità all’intensificazione dell’Anticiclone Polare Troposferico.
Nel contempo, non dovrebbero mancare i suoi effetti sull’Europa, con un’irruzione di aria artica entro 7-10 giorni diretta verso il nostro Continente.