La ritornante è un termine non propriamente meteorologico, ma è ormai di utilizzo comune per definire il “tornare indietro” della perturbazione che è transitata, per l’effetto di una bassa pressione semi-stazionaria.
Il fronte in questione si è portato stanotte verso i Balcani, ma il vortice che è presente a tutte le quote in prossimità della Puglia, riporta rapidamente la nuvolosità verso ovest nord ovest.
Il sistema nuvoloso si è adagiato nelle coste adriatiche, dove il suo moto verso occidente viene sbarrato dall’Appennino, dove si genera una situazione detta di stau, ovvero di blocco.
Le nubi sono costrette a sostare a lungo nelle stesse zone, e causano piogge diffuse e continue.
Le nubi hanno raggiunto anche le Venezie, dove presenteranno i maggiori fenomeni a ridosso delle Prealpi e nelle alte pianure. Nubi compatte coprono anche la Romagna, dove il vicino Appennino ha già attivato lo stau.
Questa è la genesi della seconda fase dell’ondata di maltempo, diversissima rispetto a quella precedente. I fenomeni non saranno più passeggeri, bensì persistenti, e sempre nelle stesse zone.
Noterete che la mappa delle piogge previste per mercoledì 3 settembre, indica accumuli importanti in varie aree, rammentando che la localizzazione delle piogge è sempre e solo una stima.
L’ulteriore evoluzione: con il trascorrere dei giorni, il fronte perturbato tenderà a frantumarsi e a spingersi più ad ovest, ed influenzerà marginalmente le regioni tirreniche e quasi tutto il Nord Italia, trasformandosi in una massa d’aria instabile, che sarà terreno ideale per lo sviluppo di nubi cumuliformi, con temporali comunque sparsi, specie nelle ore pomeridiane.