Settore occidentale europeo molto movimentato. Il vortice atlantico ciclonico a 987 hPa convoglia tutte le sue forze nel tentativo di scardinare la porta blindata altopressionaria azzorriana (1033 hPa) posta a difesa del Continente.
Il suo innalzamento latitudinale va ad interessare la parte occidentale britannica producendo un deciso aumento delle temperature.
Al centro Europa avvengono gli scontri più bruschi. Il vortice ciclonico a 1019 hPa campeggiante sulla Danimarca sembra ormai essere la rimanenza del profondo ciclone scandinavo che ha rabbrividito l’intera Europa orientale durante questa settimana. La sua attività, però, è ancora ben presente, infatti scontrandosi con la rinvigorita alta pressione mitteleuropea a 1033 hPa genera disturbi occlusivi dai cieli berlinesi a quelli viennesi.
La goccia fredda adriatica (1003 hPa) si è decisamente spostata verso il Mar nero, permettendo ai cieli italiani di essere avvolti dal velo altopressionario europeo.
Due settori principali spiccano all’attenzione satellitare: il lungo braccio gelido che si prolunga dal Mare del Nord sino all’Islanda e la nuova posizione della Goccia fredda balcanica.
Il primo viene spinto, sempre più di giorno in giorno, verso oriente dall’innalzamento anticiclonico atlantico, che anche oggi regala cieli limpidi e temperature miti alla Penisola Iberica ed alla Francia, spingendo il fronte caldo fino all’Islanda.
Il secondo comprende tutti i territori dei Balcani e la penisola Ellenica orientale. Il freddo in quota gela le nubi innescando precipitazioni nevose attorno a Bucarest.
In mezzo tra queste due porzioni continentali spiccano le nubi basse tedesche con diffuse precipitazioni di pioggia e nevischio associate.
Sull’Italia insistono anche oggi i venti freddi nord-orientali, anche se trovano ad attenderli cieli limpidi ed alta pressione.