Il tifone Shanshan sabato mattina era centrato sul Mar Cinese Orientale, rimanendo una potente tempesta con venti sostenuti a 140 miglia orarie e raffiche a oltre 160 miglia orarie. La direzione di spostamento era verso nord-nordovest, con velocità di 10 miglia orarie.
L’occhio di Shanshan era passato da poco sull’isola giapponese di Iriomote Jima, una delle isole Ryukyu, situate a sud del Giappone. Fra venerdì pomeriggio e sabato mattina, Ishigaki, situata molto vicina al punto in cui è passato l’occhio, ha ricevuto oltre 200 mm di pioggia. Non solo la pioggia è stata molto abbondante, ma il vento ha soffiato tra 55 e 75 miglia orarie per oltre 10 ore, con velocità massima di 85 miglia orarie.
Le previsioni emesse sabato indicavano per Shanshan un graduale indebolimento, con spostamento della tempesta verso nord-nordest, attraverso il Mar Cinese Orientale. Tra domenica pomeriggio e lunedì mattina, Shanshan dovrebbe interessare la parte meridionale del Giappone e della penisola di Corea. A quel punto, Shanshan dovrebbe essere sceso allo status di “tropical storm”, per poi indebolirsi ulteriormente nei giorni successivi, durante l’attraversamento del Mar del Giappone.
Domenica 17 settembre alle 6 GMT, Shanshan era diventato un tifone di categoria 1, con venti sostenuti a 85 miglia orarie, centrato a 32,3°N 129,1°E e in movimento verso nord-nordest. La posizione era tale che Shanshan stava portando piogge abbondanti e forti venti sull’isola di Kyushu, la più meridionale delle grandi isole giapponesi.
A Nagasaki, per esempio, alle 18 JST (le 9 GMT) pioveva abbondantemente, con vento a 109 kmh e raffiche a 141 kmh, con barometro a 953 hpa. La pioggia cadeva abbondante e incessante da 8 ore, durante le quali il barometro ha perso 43 hpa. Il vento ha raggiunto un picco alle 17.30 JST, con velocità 131 kmh e raffiche fino a 163 kmh. A Fukuoka, alle 18.30 JST, il vento soffiava a 80 kmh, con raffiche a 104 kmh, mentre i 975 hpa erano 30 in meno rispetto a 10 ore prima. Già si segnalano 4 vittime e 53 feriti per il tifone a Kyushu, con gravi difficoltà nel sistema dei trasporti aereo (centinaia i voli cancellati), stradale e ferroviario (cancellate alcune corse dei treni superveloci Shinkansen).
Per le 18 GMT di domenica, ormai le prime ore di lunedì in Giappone, Shanshan sarà nel Mar del Giappone, centrato a 36,4°N 131,2°E, declassato a tempesta tropicale (venti sostenuti fino a 70 kmh).
In un altro oceano, il Pacifico Orientale, sabato mattina l’uragano Lane era centrato 100 miglia a sud-sudovest di Mazatlan, in Messico. Venti sostenuti a 100 miglia orarie, previsti in ulteriore intensificazione per domenica (attesi fino a 125 miglia orarie) soffiavano attorno ad un occhio che si spostava verso nordovest a 12 miglia orarie. Lane, secondo la previsione emessa sabato, doveva abbattersi sulla costa occidentale del Messico a nord di Mazatlan, facendo “landfall” presso Los Mochis domenica.
In effetti, l’uragano Lane si è spostato un po’ più rapidamente del previsto e alle 9 GMT di domenica 17 settembre aveva già fatto landfall da qualche ora più o meno nella posizione che era stata prevista. L’arrivo sulla terraferma ha causato un notevole indebolimento di Lane, che all’ora indicata era diventato una “tropical storm”, con venti sostenuti a poco più di 50 miglia orarie, centrato a 25,6°N 107,4°W, in movimento verso nord e in ulteriore indebolimento.