La scorsa settimana concentrammo l’attenzione sul periodo attuale perché consci dell’alto rischio nubifragi in varie regioni. Le consegne sono state rispettate e in effetti le precipitazioni temporalesche che hanno investito varie parti d’Italia si sono rivelate disastrose.
Ma ora, consentitecelo, è giusto proiettarsi oltre e guardare con un po’ d’apprensione alle dinamiche in atto sull’Europa occidentale. L’affondo perturbato è consistente e ha condotto all’isolamento di una goccia fredda. L’avanzata verso est sarà inesorabile e in pochi giorni si porterà in Italia. A quel punto dovremo sopportare un nuovo, intenso peggioramento. Stavolta, carte alla mano, dovrebbe penalizzare maggiormente le regioni del Centro Nord.
Osservando la mappa inerente entità e distribuzione delle precipitazioni settimanali (da oggi sino al 18 giugno) si evincono accumuli “preoccupanti”: in alcune parti del Nord potrebbero cadere da 100 a 150 mm di pioggia, senza escludere picchi a carattere locale addirittura superiori. Pioverà molto anche nelle regioni Centrali e si scorgono punte superiori a 100 mm nelle interne abruzzesi. Le piogge investiranno la Sardegna, soprattutto le aree di ponente: attesi accumuli superiori a 50 mm. Al Sud e in Sicilia pioverà meno, ma non sono esclusi acquazzoni di una certa consistenza nelle interne appenniniche.
Attenzione perché i fenomeni potrebbero risultare, sovente, a carattere temporalesco con tanto di grandine al seguito e colpi di vento. Ovviamente le temperature caleranno.