*INSTABILITÀ DI PRIMAVERA:* al di là della natura del peggioramento in atto – come ben sappiamo coadiuvato dall’intervento di un nucleo freddo dalla Russia – stiamo osservando condizioni d’instabilità tipiche della primavera. Le precipitazioni sfruttano i contrasti scaturenti tra l’aria fredda e le più miti acque mediterranee. Non solo. Piogge e temporali compaiono sovente durante le ore centrali, allorquando il riscaldamento diurno fa sentire maggiormente il suo respiro.
GRADUALE MIGLIORAMENTO: le schiarite che interverranno, presto, al Centro Nord certificheranno un graduale miglioramento. Miglioramento che a cavallo tra il weekend e la prima parte della prossima settimana si avvarrà di un prezioso supporto anticiclonico. Anche stavolta sarà l’Alta Africana a portarci scampoli primaverili e come consuetudine registreremo un robusto aumento delle temperature. Il rialzo sarà più incisivo al Sud e tra le due Isole Maggiori, dove farà persino un po’ caldo.
*IL MALTEMPO TORNERÀ IN FRETTA:* è bene non illudersi, perché quanto descritto pocanzi altro non è che una piccola tregua. La settimana pasquale verrà segnata dall’intervento di una Bassa Pressione proveniente da ovest. Bassa Pressione che tra l’altro conterrà al suo interno aria relativamente fredda – discendendo dal Vortice continentale – e che quindi accenderà nuovamente i contrasti termici. Rivedremo precipitazioni consistenti, a tratti temporalesche e grandinigene.
SCENARI PASQUALI: detto che il ponte pasquale potrebbe proporci condizioni meteo incerte, dovremo valutare le due ipotesi modellistiche prevalenti: da un lato (modello europeo ECMWF) c’è chi ancora crede in un’irruzione fredda capace di portarci diffuse nevicate a bassa quota. Dall’altro lato (modello americano GFS) c’è chi invece prova a percorrere soluzioni diverse offrendoci spunti rivolti verso un relativo – non risolutivo – miglioramento.