In Italia
L’immagine di oggi mostra chiaramente le forti perturbazioni che interessano sin da ieri le nostre Alpi. Si può assistere ad un “singolar tenzone” nelle zone pedemontane: l’anticiclone tenta di contrastare disperatamente l'”invasione” pluviale sospinta dall’area ciclonica caratterizzata dai venti freschi atlantici. L’Italia non riesce a “chiudere” le frontiere e le perturbazioni riescono a “conquistare” numerose zone settentrionali.
I venti sahariani hanno successo, invece, al centro ed al sud, anche se, purtroppo, non riusciranno ad evitare nuvolosità con rovesci sparsi al centro.
In Europa
Dall’immagine Meteosat si può notare, ad ovest dell’Islanda, un bellissimo esempio di nascita e sviluppo di un ciclone extratropicale, sicuramente da seguire nel corso della giornata attraverso il servizio real-time interno al sito Internet del satellite stesso.
All’accentuarsi dello squilibrio fra le due diverse masse d’aria (la fredda e la calda), si costituiscono due fronti con distinte direzioni: il fronte caldo con direzione est-nord est ed il fronte freddo con direzione sud-est. Quando lo squilibrio fra le due masse di aria si rafforza, questa ondulazione diventa più marcata. E’ in questo momento che le masse d’aria che si stanno fronteggiando generano una circolazione ciclonica (depressionaria), in senso antiorario. Come accennato nei giorni scorsi, il fronte freddo è molto più attivo del fronte caldo, l’aria fredda si incunea sotto l’aria calda sollevandola ed occupandone il posto. Si crea così il fronte occluso che segna la piena maturità della perturbazione, in cui la zona di bassa pressione si localizza seguendo il movimento depressionario. I fenomeni del fronte occluso sono spesso più violenti (temporali) e persistenti rispetto a quelli generati dagli altri fronti.
L’immagine Meteosat mostra, quindi, eventi molto dinamici. Ricordiamo che il canale spettrale con cui è stata ripresa questa specifica immagine è quello dell’infrarosso termico (IR). Questo è il canale più frequentemente utilizzato poiché permette di visualizzare l’atmosfera e la superficie terreste anche in mancanza di illuminazione solare, ovvero di notte.