Rainer, falla barica britannica a 997 hPa, è il principale artefice della destabilizzazione meteorologica europea.
I lunghi fronti occlusi si distendono sull’Inghilterra meridionale e lungo le coste del Mare del Nord. I suoi flussi umidi attraversano, senza ostacoli, l’intera Europa sino a scavalcare le Alpi ed a scontrarsi contro la superficie rovente subtropicale stanziata sul Mediterraneo. L’ondulazione barica a 1007 hPa presente sul Nord Italia localizza il punto di richiamo di queste correnti.
La carta di analisi al suolo individua anche il movimento di queste correnti che dal centro-ovest italiano si stanno spingendo sul Triveneto per sconfinare in Slovenia ed Austria.
Flussi instabili giungono sino alle Baleari, come evidenziato nell’analisi di ieri, tagliate a metà dall’isobara 1012 hPa.
Vistosi cumulonembi sovrastano le Regioni settentrionali italiane. L’alluvione milanese che si è verificata durante questa notte e nelle prime ore della mattina si sta spostando verso oriente invadendo anche i Paesi limitrofi. L’eccezionale spessore degli accumuli e l’elevato carattere torrenziale delle piogge dimostra le tipiche caratteristiche temporalesche tropicali, ma che in estate sono tipiche anche delle aree centrali europee.
Temporali diffusi anche sulla parte meridionale della Gran Bretagna e sul Benelux, area di diretta influenza di Rainer. Eventi pluviometrici di notevole interesse colpiscono anche la Spagna nord-orientale e le Isole Baleari, a causa del ravvicinato contatto con la porzione nord-occidentale del cuneo anticiclonico nordafricano.
Il passaggio del fronte caldo, in risalita verso la Scandinavia, sopra la Polonia genera moderata instabilità sufficiente da creare un largo impatto pluviometrico sull’intera area.