Come non iniziare il nostro editoriale domenicale con uno sguardo al prossimo weekend? E’ vero, manca una settimana e acqua sotto i ponti ne deve correre ancora tanta. Ma se consideriamo la giornata del venerdì il possibile snodo cruciale, mancherebbe un po’ meno. E poi ci sono i Modelli. Modelli che sino a qualche giorno fa si dibattevano alla ricerca di un cambio circolatorio consistente, proponendo l’Artico e poi levandolo. O piuttosto procrastinandolo nel tempo.
Beh, stamane sia il Centro di Calcolo europeo che quello americano paiono sostanzialmente concordi nello stabilire che il prossimo weekend sarà quello della svolta. Il risveglio del Vortice Polare, come paventato in più occasioni, imprimerà quell’accelerazione necessaria alla demolizione dell’Anticiclone. Sarà una saccatura Artica, ampia e repentina, a trafiggere il cuore della struttura costringendola alla ritirata. Allo stato attuale sembra che l’Italia rientri a pieno titolo nelle imponenti manovre Autunnali e ribadiamo quanto sia alto il rischio che si passi da un caldo anomalo al freddo prematuro.
L’indebolimento anticiclonico inizierà a manifestarsi a metà settimana, ma non per questo verranno meno le condizioni di bel tempo. Stabilità che sarà al top lunedì e martedì, tanto da regalarci altre 48 ore di clima estivo. Il sole splenderà ovunque, dal mare ai monti. Le poche nubi che si formeranno nelle ore pomeridiane avranno enormi difficoltà a produrre fenomeni. Le poche infiltrazioni d’aria fresca all’estremo Sud potrebbero indurre isolati acquazzoni sulla Sicilia orientale e nei monti della Calabria meridionale.
Le temperature resteranno ancorate su valori abbondantemente al di sopra della norma. Inutile ribadirlo, stiamo vivendo un avvio d’Ottobre da record: 30°C in Italia, nel Regno Unito, in Germania o sul Belgio. Stanno cadendo record come birilli, tant’è che su alcune città del Nord Italia era da più di un secolo che non faceva così caldo. Attendere un cambio con ansia è sicuramente lecito. Il primo d’Autunno è passato e si procede rapidamente nel cuore della stagione. E qualche miglior modo per battezzarlo se non con l’avvento dell’Artico?
Quindi, ricapitoliamo. Sino a giovedì regnerà il bel tempo. Le temperature, da metà settimana, caleranno di qualche grado e sarà a causa dell’indebolimento della matrice subtropicale. Sempre giovedì inizieranno a riapparire nubi consistenti sui rilievi alpini e potrebbero essere associate a qualche temporale, forse in sconfinamento verso la Val Padana.
Ma sarà venerdì che le cose potrebbero cambiare in modo significativo. Una massa d’aria fredda, accompagnata da un fronte perturbato, si porterà verso le Alpi e al Settentrione si svilupperà una discreta nuvolosità. Nubi spesso associate a delle precipitazioni, più probabili sui rilievi. Nelle altre regioni si avrà, probabilmente, un rinforzo del vento. Vento che verrà da ovest, ma che poi, tra sabato e domenica, dovrebbe ruotare gradualmente dai quadranti settentrionali e causare un marcato calo termico.
Oltre alla brusca diminuzione delle temperature si potrebbe scavare un minimo di Bassa Pressione e conseguentemente si avrebbe un notevole peggioramento del tempo. E’ probabile che il maltempo coinvolga maggiormente il Centro Sud, in quanto il Nord sarebbe protetto dall’arco alpino. Per comprendere di che entità sarà il peggioramento occorre attendere qualche altro giorno e vi invitiamo calorosamente a seguire gli aggiornamenti della prima parte della settimana.