Stiamo seguendo, con la dovuta attenzione, le dinamiche che condurranno allo smantellamento del dominio anticiclonico. Anche stavolta l’Alta Pressione “rischia” di rivelarsi più fragile del previsto e fin dalla prima metà della prossima settimana potrebbe lasciarsi sfuggire sbuffi instabili rilevanti. Di che genere? Beh, pur con tempistiche un po’ diverse, i principali modelli di previsione concordano nell’indicarne una provenienza occidentale. Sicuramente di origine atlantica, ma che poi si caricheranno dell’aria umida mediterranea.
La nostra analisi verte sull’osservazione del modello americano GFS, perché uno dei primi a fiutare il cambiamento. La mappa che vi mostriamo, opportunamente rielaborata, inquadra la situazione del 4 ottobre (venerdì prossimo). Possiamo notare anzitutto una sacca instabile a ridosso della Sardegna, dove potrebbero scatenarsi violentissimi temporali, e del Nordovest. L’azione destabilizzante spalancherà le porte al Vortice Freddo proveniente da est e in scivolamento lungo il fianco orientale dell’Alta delle Azzorre.
Il trasferimento dei massimi anticiclonici verso il Regno Unito e successivamente sulla Scandinavia, si rivelerà essenziale nelle dinamiche circolatorie. A questo punto l’ipotesi “freddo” d’inizio ottobre potrebbe realizzarsi per davvero, facendoci assaporare improvvisamente i brividi stagionali.