Tra qualche giorno, molto probabilmente, il super caldo di Luglio sembrerà un lontanissimo ricordo. Le sofferenze patite per circa un mese chiedono a gran voce una riscossa, la tassa che l’Africano c’ha costretti a pagare è stata alta. Fin troppo. Non si poteva fare altrimenti, almeno che non decidessimo d’emigrare per qualche tempo in cerca di più freschi lidi. Ma siamo Italiani, abitiamo nel Paese del sole, il Bel Paese. Sole sì, ma anche caldo, mare, monti, arte, cultura. D’Estate le condizioni meteorologiche giocano un ruolo fondamentale nell’immaginario collettivo. Si va in vacanza. Una settimana di ferie, 10 giorni, magari due settimane. E quando si cerca il relax, o il divertimento, l’ultima cosa che non si vuole è il cattivo tempo. Beh, Luglio non ha certo disilluso le attese, tutt’altro. Caldo, tanto. Sole, idem. Temporali? Qua e là. Afa? Troppa!
Anche i più accaniti caldofili avranno forse sperato in una vivace rinfrescata, ma sinora nulla. Oggi, però, 22 Luglio, s’aprono scenari estremamente interessanti. Non più un dominio anticiclonico incontrastato, bensì una vivacità atmosferica che, se le cose restassero così, probabilmente infastidirebbe nel senso opposto. Nelle varie tonalità di colore percepibili nei modelli si scorgono novità importanti. Quasi eclatanti. Ieri, a conclusione dell’analisi, vi dicemmo che forse avremmo dovuto attendere qualche giorno per comprendere appieno quale sarebbe stata l’esatta collocazione della prossima perturbazione atlantica. Lo dicemmo a ragion veduta e stamane, aprendo le varie elaborazioni, abbiamo visto comparire elementi innovativi.
Procediamo con ordine. Anzitutto la fiammata africana. Già oggi le temperature cresceranno, domani l’aumento sarà sostanziale. Il super caldo sembra anticipare i tempi, ma la fretta è data da un altro anticipo: quello perturbato. Se è vero che domani si raggiungeranno picchi notevoli in varie zone d’Italia, è altrettanto vero che sabato gran parte dello Stivale sarà spazzata dai freschi venti settentrionali. Dove farà più caldo? In Puglia venerdì si prevedono punte di 40 gradi, 36/37 gradi probabilmente verranno registrati nelle Marche e sulla piana emiliano-romagnola la colonnina di mercurio si alzerà sino a raggiungere i 35/36°C. Caldo anche in Sicilia, soprattutto nel versante orientale, mentre in Sardegna e nelle Centrali tirreniche i venti occidentali avvieranno un primo calo termico.
Domani sarà anche una giornata fortemente temporalesca sull’Italia Settentrionale. Già al mattino episodi instabili potranno manifestarsi su Piemonte e Lombardia, nel pomeriggio netta accentuazione dei fenomeni e celere propagazione alle Venezie. Probabili tra l’altro delle grandinate in Val Padana, accompagnate da forti colpi di vento. Il transito del fronte verrà seguito da impetuose correnti settentrionali e difatti di sera si assisterà ad un miglioramento al Nordovest. Si inizierà dalle Alpi, ove il foehn giungerà rafficoso.
La giornata del sabato, lo si è detto, vedrà propagarsi all’intera Penisola i venti da nord e i picchi di caldo, che sino a ieri sembrava dovessero interessare Puglia e Basilicata, sono stati cancellati. Anzi, è probabile che le temperature invece che aumentare diminuiscano, e di sera proprio al Sud ci sarà qualche annuvolamento con delle precipitazioni. Non prima che siano transitate nelle regioni del medio Adriatico e in parte nelle zone interne delle tirreniche. L’unica regione che tarderà un po’ di più a rinfrescarsi sarà la Sicilia ed anche sabato, nella fascia sud orientale, la colonnina di mercurio potrebbe giungere sui 37/38 gradi.
La nuova settimana comincerà sotto l’egida dei venti settentrionali. Caleranno ulteriormente le temperature, farà persino fresco di sera, la notte e all’alba. Le zone più esposte al tipo circolatorio avranno cieli a tratti parzialmente nuvolosi e gli annuvolamenti potranno originare qualche episodio instabile. Dove? Probabilmente su Toscana, Lazio, Umbria, al Sud e nell’entroterra di entrambe le Isole Maggiori. Il Nord avrà più spazi di sole e le poche nuvole presenti interesseranno nelle ore più calde la cerchia alpina, ma con bassa probabilità di precipitazioni.
Per concludere vi diamo cenno di un’altra novità. Nelle giornate successive sembra non concretizzarsi alcuna affermazione anticiclonica. Anzi, non è da escludere che possa giungere un’altra perturbazione, forse persino più intensa e con un maggiore coinvolgimento peninsulare. Vi invitiamo a seguire i prossimi aggiornamenti, perché senz’altro potrebbero esserci dei colpi di scena.