La Cina è il primo Paese che torna a sbarcare sulla Luna dall’ormai lontano 1976. Quest’oggi, alle 14.11 (ora italiana) la sonda “Chang’e 3″ è atterrata vicino al cratere Sinus Iridum: l'”allunaggio” è durato dodici minuti ed è stato trasmesso in diretta dalla tv cinese. Dalla sonda partirà, dopo circa 8 ore dall’atterraggio, il veicolo lunare chiamato “Coniglio di giada”, un robot che si muove su sei ruote in grado di superare anche salite di trenta gradi, dotato di radar che possono essere inviati sottoterra rendendo possibili studi approfonditi sulla superficie e il suolo della Luna per i prossimi quattro mesi. Il dispositivo è in grado di percorrere fino a 200 metri all’ora.
Dopo Russia ed USA, la Cina è il terzo paese a compiere un allunaggio morbido. L’ultimo risale alla sonda russa Luna 24 nell’agosto 1976. Per il Celeste Impero è un balzo tecnologico gigantesco perché la sonda ha completato l’operazione in grande autonomia. Se tutto andrà bene questo completerà la seconda fase dell’esplorazione lunare cinese (la prima era legata a due sonde spedite in orbita selenica) aprendo la porta alla terza tappa che prevede nel 2017 il lancio di una sonda la quale dopo lo sbarco sul nostro satellite naturale porterà sulla terra dei campioni del suolo. E poi toccherà ai taikonauti il cui sbarco è previsto per il 2025. In basso una semplice illustrazione artistica del Rover che percorrerà la superficie lunare.