La fiammata di caldo ha raggiunto il suo picco In Sardegna si risente in molto più diretto delle masse d’aria d’estrazione sahariana che hanno invaso i mari italiani, in quanto l’Isola si trova sulla parte ascendente del promontorio anticiclonico, quello laddove si configura in modo più incisivo l’afflusso caldo di origine sub-tropicale. Le temperature sono così schizzate verso l’alto: in attesa di conoscere i valori definitivi, possiamo fin d’ora affermare che i 38 gradi misurati nelle osservazioni di Alghero valgono come nuovo record di caldo assoluto per settembre. Nelle vicinanze, la stessa Capo Caccia appare prossima a poter toccare o sfiorare il nuovo primato di temperatura più alta mai registrata a settembre.
Come accaduto già negli ultimi giorni, l’ondata di caldo si accompagna al transito di ammassi nuvolosi generalmente innocui, pilotati dalle correnti meridionali in quota. In tal senso, riusciamo chiaramente ad intuire quanto sta accadendo grazie alle immagini dallo Spazio scattate dal Meteosat. Oltre alle nubi, appare evidente la presenza di pulviscolo sahariano che appare con delle tonalità giallognole e marroncini, ovvero le polveri sottili costituite da pulviscolo d’estrazione sahariana. L’arrivo di questo fine materiale sabbioso prende spunto dal fatto che le correnti vengono richiamate dall’entroterra algerino e, una volta in quota, questi venti sono ancora più intensi e favoriscono la spinta del pulviscolo su tutta la Sardegna e mari circostanti.