Come già anticipato nel Buongiorno Italia, la settimana in corso proporrà condizioni meteorologiche piuttosto varie: dall’irruzione gelida in atto, al temporaneo ritorno dell’Alta Pressione, all’avvento di una ficcante perturbazione atlantica. Sarà inverno a tutti gli effetti e non mancheranno copiose nevicate sui principali rilievi. Prima toccherà all’Appennino e alle montagne sicule, poi sarà la volta delle Alpi.
Con l’ausilio nel nostro modello previsionale ad alta risoluzione, andiamo ad analizzare nel dettaglio quelli che potrebbero essere gli accumuli di neve nei vari settori. Vorremmo iniziare dall’Appennino perché qui le precipitazioni sono già in atto – va detto che localmente potrebbe nevicare in pianura e sulle coste – e proseguiranno presumibilmente sino alla giornata di domani. Nella mappa siamo in grado di identificare quantitativi grosso modo compresi tra i 10 e i 20-25 cm. I picchi maggiori sembrerebbero poter interessare le montagne della Calabria e quelle della Sicilia settentrionale.
Passiamo alle Alpi. Qui la situazione dovrebbe peggiorare a partire da giovedì, a causa dell’ingresso di una perturbazione nord atlantica da ovest. Gli accumuli risulteranno quasi certamente maggiori e localmente importanti, tant’è che si scorgono punte tra i 50 e i 70 cm (colorazioni tendenti al viola-porpora) in vari settori. E’ interessante sottolineare come nel cuneese potrebbero riproporsi nevicate fin sul piano e con accumuli compresi tra i 15 e i 20-25 cm.
Cercheremo di seguire l’evoluzione passo passo, perché va detto che sussistono ancora delle incertezze per quel che riguarda l’eventuale tempistica e la traiettoria d’ingresso della perturbazione nord atlantica.