Il “bombolone” atlantico a 984 hPa staziona irrequieto sopra i cieli nordatlantici. Riuscito nell’intento di allungare il suo tentacolo freddo sul Golfi di Biscaglia, subisce una brusca frenata dall’innalzamento azzorriano.
Il suo fronte freddo impatta a nord con la porzione avanzata dell’anticlone mitteleuropeo Yvonne a 1021 hPa, mentre a sud riesce ad insinuarsi in terra francese cercando di apportare rifornimento alla depressione Felix (1014 hPa).
Il vigore di questo ciclone si sta spegnendo contro il muro subtropicale a 1021 hPa eretto sopra l’Italia e profuso lungo tutta la fascia mediterranea e balcanica.
Ad oriente la depressione Erich viaggia con i suoi 988 hPa verso latitudini artiche, rendendosi innocuo nei confronti dei territori sottostanti.
Profondo solco frontale freddo incide i cieli occidentali europei. Prodotto dalla depressione nordatlantica, giunge sino alle coste francesi circondando l’intero Golfo di Guascogna e regalando speranze di sopravvivenza al ciclone Felix quasi del tutto scomparso agli occhi satellitari.
Piogge, anche temporalesche, tendono ad aggredire le coste oceaniche franco-iberiche, arrestandosi davanti al muro altopressonario subtropicale in fase di pieno controllo sull’Italia. Sulle Alpi si notano ancora cumuli con possibili rovesci, ma con ben poco campo d’azione.
Europa centrale ed orientale vengono catturate dalla gabbia protettiva anticiclonica. Yvonne ed il cuneo nordafricano garantiscono cieli limpidi ed alte temperature.