La vasta area anticiclonica protratta dalle Azzorre al settore centro-meridionale del Continente imponente durante la scorsa settimana, viene rosicchiata e spinta verso levante da una nuova struttura depressionaria atlantica a 1014 hPa.
La nuova posizione mitteleuropea dei picchi anticiclonici a 1016 e 1017 hPa funge da riparo, per i territori mediterranei, contro un nuovo attacco artico. La depressione a 1006 hPa posta sul Benelux non è altro che l’avamposto delle più minacciose 988 e 989 hPa norvegesi.
L’Italia viene presa di mira e colpita dalla perturbazione atlantica facente capo al ciclone secondario a 1016 hPa posto sul Golfo Ligure.
L’umidità trascinata sul nostro Paese dalle correnti oceaniche riveste, con nubi basse, tutta la fascia centro settentrionale dello Stivale, concentrando situazioni temporalesche sui versanti tirrenici.
L’avanzata depressionaria oceanica oscura i cieli iberici, per lungo tempo protetti dal regime anticiclonico azzorriano. Gli scontri termici maggiori si hanno sui cieli franco svizzeri, dove sono evidenti le maggiori nubi cariche di pioggia.
Spettacolare la delineata struttura del fronte occluso che lambisce le coste scozzesi. Londra guarda questa nuova avanzata instabile sovrastata dal sole.
Perentorio, invece, è l’agglomerato gelido scandinavo. Nubi fredde coprono l’intera Penisola e si allungano sulla Germania, facendo temere a un nuovo affondo meridiano.