La mancanza di materia prima non ha però evitato il tracollo termico, micidiale in alta quota: a Paganella nella notte la colonnina di mercurio è precipitata a -6,4°C, mentre sul Passo Rolle il valore minimo è stato di -5,6°C. In queste due stazioni montane del Trentino Alto Adige, dislocate a poco più di 2000 metri d’altezza, il termometro è rimasto sottozero anche nelle ore più calde, nonostante il soleggiamento: solo ieri, senza voler tornare indietro ai giorni più caldi, la temperatura massima oscillava attorno agli 8 gradi e quella minima non era scesa sotto i 3-4 gradi.
L’effetto stau ha invece regalato neve discretamente abbondante oltre confine, sui settori esteri ed in particolare sull’Austria. L’abbassamento dello zero termico fino attorno ai 1200 metri ha consentito alla neve di cadere ed attecchire facilmente fino attorno ai 700-800 metri, grazie all’effetto stau che, indotto dall’afflusso di correnti settentrionali, continua a favorire fenomeni a carattere sparso. Fiocchi di neve, misti a pioggia, sono caduti anche ad Innsbruck, con i monti che costeggiano la città decisamente imbiancati: e pensare che meno di una settimana fa la temperatura aveva quasi sfiorato i 30 gradi, valore da piena estate.