E’ iniziato un nuovo periodo stabile anticiclonico che si protrarrà per l’intera settimana e quindi per la prima parte di dicembre. Si tratta di un “cupolone” che verrà alimentato da un flusso di correnti piuttosto calde in quota. E’ innegabile quindi che le aree montuose risentiranno in primis delle nuove importanti anomalie termiche, sebbene non risulteranno così eccezionali come quelle avute nella prima parte di novembre.
La mappa in basso si riferisce all’altezza dello zero termico prevista per il 2 dicembre, ovvero l’altitudine nella quale troviamo la temperatura di zero gradi. Bisognerà salire a ben 3600 metri di quota per trovare valori di 0°C in libera atmosfera. Ciò comporterà senza dubbio una forte riduzione del manto nevoso accumulato a quote medie lungo l’Appennino, con rischio di mettere a rischio l’apertura degli impianti di sci.