Sale la pressione al suolo in Italia. Le isoipse sono molto distaccate, segnando la scarsità di ventilazione. La situazione è simile a quella analizzata ad inizio mese con un trend termometrico in continua salita.
In pieno Oceano Atlantico si stanno organizzando le grandi manovre disturbatrici cicloniche. Le falle bariche a 996 hPa presenti al largo del Continente accompagnano quella a 1008 hPa sovrastante i cieli britannici.
Spicca in prossimità del Circolo Polare Artico la triade altopressionaria a 1027 e 1030 hPa, capace di regalare alte temperature e cieli limpidi alle Regioni nordiche.
La nuvolosità transalpina è figlia degli aspri contrasti tra il fronte freddo generato dalla struttura ciclonica inglese ed il versante occidentale dello scudo anticiclonico nordafricano in risalita.
Cieli coperti, ma senza effetti pluviometrici rilevanti in Francia; mentre in Inghilterra si assiste a scontri più violenti ed precipitazioni temporalesche dettate da picchi cumulonembici.
L’assenza quasi totale di nubi dal Mediterraneo alla casa di Babbo Natale testimonia la felice unione altopressionaria sopra descritta.
La carta dei geopotenziali a 500 hPa è sempre molto esplicita.
La forma del cuneo nordafricano è ben visibile. Il suo vertice staziona sulla Costa Azzurra con la temperatura di -10°C a 5800m di altitudine. Temperatura in quota che diminuisce di pochissimo nonostante la salita repentina di latitudine. In Svezia a 5700m di altitudine si riscontrano valori termometrici di -15°C.
L’azione ciclonica atlantica è solamente fastidiosa, non riesce ad incidere dal punto di vista refrigerante.
A dare manforte all’analisi sopraccitata, ecco la carta delle temperature a 850 hPa.
Questa conferma il rinvigorimento anticiclonico sulla nostra Penisola con temperature mattutine che salgono fino a 18°C.
Contemporaneamente, però, evidenzia anche un brusco stacco termometrico tra la Svezia ed i Paesi Baltici. Dai 14°C presenti nelle Regioni dominate dall’alta pressione artica si salta ai 2°C ex-sovietici, segnale che i venti freddi artici continentali spirano sempre e costantemente.