Il ciclone britannico Yves a 990 hPa scalpita sopra i cieli nordatlantici ingabbiato dalla robusta stabilità altopressionaria ispanico-francese.
Oltre alla vigorosa presenza dell’anticiclone mitteleuropeo Gisela a 1027 hPa, ecco pervenire direttamente dal settore azzorriano un nuovo picco anticiclonico a 1026 hPa, pronto ad irrobustire la presenza anticiclonica occidentale.
Sui territori scandinavi è sempre attivo il vortice depressionario Xystus a 1002 hPa. Troppo debole per impensierire il cuneo anticiclonico subtropicale, riversa verso est il suo fronte freddo, andando ad interessare con forti scontri termici l’intera linea di confine occidentale russa.
Sull’Italia, dopo il colpo di cosa instabile sul Triveneto della giornata di ieri, si è attuato un leggero cambio circolatorio che ha beneficato le Regioni centro-settentrionali, lasciando, però, quelle meridionali ancora sottomesse alla copertura infuocata sahariana.
Il lungo fronte freddo esteso sopra il Canale della Manica impatta contro la superficie settentrionale dell’anticiclone centro europeo. La rapida risalita dell’alta pressione azzorriana spegne ogni velleitario tentativo del ciclone britannico di aggredire il Golfo di Guascogna.
Cellule temporalesche si evidenziano sopra i confini nord-occidentali russi protraendosi sino al Mar Nero. Questa situazione instabile è frutto della lunga infiltrazione del fronte freddo scandinavo costretto ad aggirare da est la vasta zona anticiclonica mitteleuropea.
L’Italia si mostra al satellite completamente priva di nubi. Elevati valori geopotenziali raggiungono facilmente l’Arco Alpino favorendo temperature superiori ai 30°C sui settori meridionali.