L’elemento saliente a breve termine.
Gli apporti d’aria instabile innescati dal sistema ciclonico ubicato sull’Europa occidentale innescheranno ulteriori precipitazioni nelle regioni del Centro Nord, mentre al Sud permarrà un promontorio anticiclonico in fase di graduale indebolimento.
L’elemento saliente a medio termine.
Nel fine settimana si avrà il passaggio del sistema perturbato a ridosso dell’Italia, a seguito del quale si innescheranno tese correnti occidentali che avranno un’influenza tutt’altro che trascurabile sulle sorti meteorologiche peninsulari. Vedremo i dettagli in seguito, va detto in tal sede che l’intera struttura depressionaria si porterà sull’Europa orientale, mentre da ovest s’affaccerà una propaggine anticiclonica che determinerà un miglioramento ad iniziare dalle regioni Settentrionali e dalle zone occidentali peninsulari.
L’elemento saliente a lungo termine.
A questo punto subentrano delle incognite, relative principalmente sia all’asse d’inclinazione della struttura anticiclonica, sia al grado d’influenza che potrebbe avere la figura ciclonica.
Il trend a lungo termine:
Secondo le principali proiezioni modellistiche l’Italia potrebbe risentire di due azioni distinte. Da un lato i versanti Adriatici e le regioni Settentrionali, soggette all’intrusione di masse d’aria fresca e instabile. Dall’altro i versanti tirrenici, ove invece potrebbe agire maggiormente la propaggine anticiclonica pur con qualche disturbo di natura instabile.
Elementi di incertezza:
Durante l’analisi evolutiva si è discusso di quelli che potrebbero essere i principali elementi d’incertezza evolutivi, il più importante dei quali sembra essere senz’altro l’espansione verso est della struttura anticiclonica. Nelle precedenti emissioni veniva dato maggior peso all’ingresso sul Mediterraneo centrale, ora sembra invece che il cammino venga ostacolato dall’insistenza del Vortice di Bassa Pressione. I prossimi aggiornamenti saranno fondamentali per comprendere quale delle ipotesi prevarrà sulle altre.
Fattori di normalità climatica:
L’andamento termico mostra oggi importanti novità. Le temperature paiono destinate infatti a un calo netto, tanto che i valori potrebbero portarsi al di sotto della norma. Per un ritorno alla normalità sembra sia necessario attendere l’ultima decade di Maggio.
Sotto l’aspetto precipitativo confermiamo un significativo surplus al Nord Italia e pare destinato ad un ulteriore incremento. Anche al Centro probabilmente il mese si chiuderà con fenomeni più abbondanti della norma. Resta da valutare la situazione dell’Italia Meridionale e in tal senso saranno fondamentali i prossimi passi evolutivi.
Focus: evoluzione sino al 25 maggio 2010
La settimana si chiuderà all’insegna dell’instabilità. Piogge e temporali interesseranno ancora il Centro Nord, poi nel weekend dovrebbero estendersi anche al Sud con il subentro di un miglioramento nell’Italia Settentrionale. Segnaliamo poi una sensibile intensificazione dei venti e un calo delle temperature.
Da lunedì sembra profilarsi un parziale miglioramento, più efficace nelle zone occidentali peninsulari. Tuttavia la disposizione anticiclonica potrebbe far sì che il flusso di correnti settentrionali prosegua e appare probabile l’inserimento di impulsi instabili associati alla vasta depressione presente sull’Europa orientale. Le aree più scoperte dovrebbero risultare, come evidenziato in precedenza, quelle adriatiche e il Nord Italia.
Evoluzione sino al 30 maggio 2010
L’incidenza anticiclonica potrebbe accrescersi nell’ultima settimana di Maggio, ma ovviamente si tratta di proiezioni a lunghissimo termine che andranno rivalutate nel corso dei giorni.
In conclusione.
Ci si avvia alla conclusione della Primavera meteorologica e il bilancio, sinora, non può certo ritenersi positivo. Le fasi anticicloniche si contano nelle dita di una mano, sono state molte di più le giornate variabili, spesso instabili.