Ormai la strada è tracciata e, dopo la perturbazione che attualmente abbraccia buona parte del Paese, non si esaurisce ancora la spinta propulsiva del flusso atlantico, che si è solo di recente abbassato così tanto di latitudine per via dell’insediamento di un tenace anticiclone freddo sulla Scandinavia.
La bassa pressione che si è formata sull’Italia è a carattere secondario, legata al più potente perno principale collocato in prossimità delle coste settentrionali iberiche, a cui si lega un nucleo d’aria piuttosto fredda in quota (isoterme di -30/-32°C a 500 hPa). I contrasti in essere sono alla base dell’assalto temporalesco che nelle ultime ore ha coinvolto soprattutto il Portogallo.
La bassa pressione atlantica si allungherà rapidamente verso sud-est, penetrando sul Mare Nostrum sulla scia della precedente area perturbata. Si genererà così una nuova ciclogenesi mediterranea, che nelle prime ore di domani si collocherà a ridosso della Sardegna, favorendo un nuovo peggioramento su parte d’Italia, soprattutto sulle aree tirreniche, con caratteristiche d’instabilità piuttosto accentuate dall’apporto freddo alle altezze superiori dell’atmosfera.