Cintura anticiclonica europea in progressiva crisi
Per scorgere i sintomi dell’imminente sblocco stagionale dobbiamo dirigerci sul nord Europa. Domina un’ampia figura depressionaria, centrata grosso modo tra Scandinavia e Isole Britanniche. Ciclone associabile al Vortice Polare, quell’intensa area di Bassa Pressione che durante l’Inverno staziona alle alte latitudini portandosi, quando l’occasione è ghiotta, verso sud. Aria fredda di estrazione artica che porta freddo, non intenso come quello russo ma comunque importante, e nevicate alle basse quote.
Ma affinché ciò si verifichi debbono manifestarsi condizioni ideali in Atlantico, deve cioè crearsi un blocco delle miti correnti oceaniche in modo tale che l’aria fredda trovi libero sfogo lungo i meridiani. Configurazioni bariche che capitano in Inverno, qualche volta in Autunno. Ed ora, in settimana, avremo un primo assaggio di quello che potrebbe definirsi il più classico degli scenari invernali.
Va strutturandosi un poderoso blocco anticiclonico, due figure di Alta Pressione in unione- quella delle Azzorre e la Groenlandese – che convoglieranno il nucleo principale del Vortice Polare verso l’Europa centro occidentale. Sussistono ancora delle incertezze relative all’esatta collocazione ciclonica, attualmente sembra prevalere la componente franco-iberica, così che il maltempo, intenso, colpirà essenzialmente il centro nord. Meridione ai margini e che potrebbe risentire di un richiamo caldo umido dal basso Mediterraneo.
Week end tra rovesci su isole e tempo stabile altrove
La pressione è in generale aumento. Tuttavia la perturbazione africana si mostra più tenace del previsto e sarà in grado di influenzare il tempo sulle isole maggiori. Dopo oggi, ulteriori rovesci colpiranno Sardegna e Sicilia, domani e lunedì avremo fenomeni diffusi che potranno risultare localmente moderati e sotto forma di rovescio temporalesco.
Non è da escludere qualche isolato sconfinamento verso la Calabria, mentre la copertura nuvolosa potrà interessare le coste del medio-basso Tirreno. Addensamenti sparsi anche al nordovest, mentre al nordest e lungo l’Adriatico dovrebbero prevalere condizioni di cielo poco o parzialmente nuvoloso. E’ vero che qualche annuvolamento colpirà la dorsale appenninica, ma si tratterà di copertura sterile non in grado quindi di arrecare precipitazioni.
Capitolo temperature. Al suolo abbiamo venti in prevalenza orientali, mentre in quota permane la camponente meridionale. Le temperature non subiranno variazioni significative, salvo lievi diminuzioni sulla fascia adriatica.
Europa, dall’Autunno all’Inverno
Ieri si diceva del violento cambio circolatorio che avrebbe catapultato l’Europa centro occidentale e settentrionale in un succoso antipasto invernale. Evoluzione che trova conferma giorno dopo giorno, le ultime elaborazioni numerico-previsionali danno un calo termico diffuso, marcato, e la comparsa della neve sino a quote pianeggianti.
Vortice Polare che, sfruttando il blocco anticiclonico in Atlantico, porterà le sue spire a sud, richiamato dalla persistenza perturbata tra nord Africa e penisola iberica. Ribadiamo pertanto il ruolo fondamentale assunto da tal figura, una calamita che si rivelerà imprescindibile nel determinare il collocamento del minimo di pressione in formazione sulla nostra penisola.
Dove colpiranno i fenomeni?
Interrogativo più che lecito, sussistono – lo si diceva in apertura – non poche incertezze circa l’esatta traiettoria dell’aria fredda. Attualmente pare che l’obbiettivo principale sia rappresentato da Francia e Spagna, con richiamo da ovest-sudovest sul Mediterraneo centrale. Un contesto ciclonico che penalizzerebbe il centro nord, lasciando ai margini il sud. Meridione che verrebbe colpito da un richiamo parzialmente stabilizzante nord africano, ma l’evoluzione è quanto mai incerta.
Affidandoci agli aggiornamenti odierni, primi fenomeni dal martedì, con interessamento del settentrione – soprattutto i rilievi alpini – localmente l’alto Tirreno, Sardegna e Sicilia. Ma su quest’ultima permarrebbero fenomeni derivanti dal movimento perturbato nord africano.
Mercoledì e giovedì, complice un’area di Bassa Pressione su Tirreno, porterebbero maltempo diffuso e localmente intenso su regioni centro settentrionali. Rovesci, anche temporaleschi, piogge, non escludiamo qualche grandinata. Neve su Alpi – intensa – e Appennino a quote medie. Possibili sconfinamenti piovosi su Campania e Puglia. I venti soffierebbero intensi da ovest-sudovest su versante tirrenico, meridionali al sud. Le temperature calerebbero quindi al nord, parte del centro e Sardegna, in aumento altrove.
Tra giovedì e venerdì, se il parziale indebolimento ciclonico venisse confermato, fenomeni in attenuazione. Permarrebbero sparsi al nord, su centrali tirreniche e sulla Sardegna, mentre al sud ed in Sicilia si affaccerebbe un piccolo nucleo di Alta Pressione subtropicale. Venti meridionali in ulteriore rinforzo, temperature in generale aumento. Concludiamo dicendo che il tempo potrebbe mantenersi comunque instabile-perturbato anche nei giorni a seguire, causa un’ampia depressione posizionata sulla Francia.