Le piogge che sono cadute nella regione alpina d’oltralpe e la Baviera non sarebbero un quantitativo eccezionale per l’Italia alpina, dove gli allagamenti e disagi alle zone abitate sarebbero stati meno rilevanti.
La regione geografica alpina del versante italiano, è più accidentata di quella oltralpe, da noi le Alpi degradano rapide verso la pianura. L’intera Svizzera e gran parte dell’Austria sono inserite nella regione alpina, con rilievi che gradualmente degradano verso le colline.
Ma cosa è accaduto?
Una vastissima regione d’oltralpe, tra domenica e lunedì, ha ricevuto ingenti quantità di pioggia. I pluviometri hanno misurato punte di 250 millimetri, ma nelle città non si è avuto più di 150 millimetri di pioggia, per altro distribuiti in almeno 48 ore.
Va aggiunto che è piovuto moltissimo su un vastissimo territorio paragonabile ad una volta e mezza il Nord Italia.
Enormi quantità di acqua sono defluite nei torrenti, poi nei fiumi, che disponendo di un ristretto argine, sono straripati nei centri abitati, nelle campagne, provocando un’alluvione con disagi, danni e vittime.
A sud del crinale alpino, le piogge appena descritte, se cadessero con tale intensità e durata, non dovrebbero arrecare danni come quelli che si sono avuti nei versanti stranieri.
Le differenze sono molteplici, le più rilevanti sono almeno due: l’orografia e gli alvei fluviali.
Gli alvei fluviali in Italia sono più ampi di quelli delle regioni del Nord, da noi si possono verificare con maggiori probabilità che in Svizzera ed Austria, piogge anche di più forte intensità. Si pensi che l’alluvione del Piemonte e Valle d’Aosta ha avuto origine con picchi di pioggia superiori ai 600 millimetri.
Le alluvioni, tuttavia, sono eventi estremamente collegati alla conformazione del territorio, così che in talune zone piogge così violente possono causare danni differenti che in altre località.
Va sottolineato, che l’alluvione ha avuto come fattore scatenante le piogge diffuse cadute su ampi territori (miliardi di mc d’acqua), e non possiamo fare semplici paragoni con quanto succede in Friuli o Liguria, dove l’ampiezza dei bacini idrografici non è paragonabile a quelle d’oltralpe.
Vorrei rammentare che gli anni passati si è speculato sul degrado ambientale italiano, specie del Sud, dove si erano avute alluvioni da piogge eccezionali, ma forse non così incredibili come quelle di talune zone del Nord.
Il problema di fondo è che si costruiscono città, industrie, centri commerciali, strade, ferrovie, in zone che varie volte ogni cento anni subiscono allagamenti perché sono realizzate in terreni alluvionali, questo succede nei Paesi poveri come l’India, ma pare anche nel Mondo Occidentale ben più ricco.
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