Cominciamo dall’elemento di maggior interesse: la perturbazione atlantica. Il nastro che trasporta i fronti nuvolosi sta scendendo a sud e fin da oggi inserirà degli impulsi perturbati nel cuore del Mediterraneo. L’azione erosiva sta facilitando lo spostamento dell’Alta Pressione, costretta ad abbarbicarsi sul nord Africa.
Si va a completare quell’opera di scardinamento cominciata ad inizio settimana e sfociata col passaggio di vari impulsi d’aria fresca e instabile. Da lunedì fino a ieri, il tempo è stato variabile, con piogge che in alcune regioni hanno causato addirittura dei disagi perché venute giù dal cielo con troppa foga.
E’ autunno, è normale che sia così, eppure è giusto non scordarsi che sino ad una settimana fa una parte d’Italia, la maggioranza, era alle prese con un’appendice estiva che ci ricordava quanto siano mutate le stagioni nell’ultimo ventennio. Si andò alla ricerca di un segnale che potesse indicare un cambiamento di scenario e giungemmo alla conclusione che attorno a metà mese sarebbe arrivato l’autunno. Quello vero.
Previsione che si è rivelata quanto mai azzeccata, perché fin da stasera registreremo un corposo peggioramento nelle regioni centrali tirreniche e su una parte del nordovest. Arriverà la perturbazione decantata in apertura, con piogge anche violente nell’alta Toscana e sul Levante Ligure. Ci aspettiamo delle piogge anche sulle Alpi occidentali, in sconfinamento verso il Cuneese, e nel nord della Sardegna. Poi, nella notte successiva, le precipitazioni si estenderanno nel Lazio e sull’Umbria.
Prima dovremo affrontare un pomeriggio che vedrà svilupparsi annuvolamenti a carattere sparso lungo la dorsale appenninica. Verranno coinvolte più facilmente le regioni Adriatiche, dalla Romagna in giù, e non mancherà occasione per qualche scroscio di pioggia. Anche a carattere temporalesco.
Segnaliamo, al momento, la presenza di fitti banchi di nebbia e delle foschie sia in Val Padana, sia in alcune vallate appenniniche delle regioni centrali. I venti sono deboli, ma col passare delle ore tenderanno a rinforzare da occidente. Le temperature, infine, non registreranno variazioni e nelle estreme regioni meridionali si sentirà ancora un po’ di caldo. Soprattutto in Sicilia, dove il termometro potrebbe raggiungere punte di 27-28°C.