Il record storico è stato fissato nelle prime ore di Natale: alla base americana Amundsen-Scott, che sorge al Polo Sud geografico e che vanta una serie meteorologica ininterrotta dal 9 gennaio 1957, la temperatura massima ha superato ogni precedente fin dalla mezzanotte del 24 dicembre. Di seguito, il catalogo storico degli estremi, coi dati attuali non ancora ufficializzati:
12 gennaio 1958 -14,7 °C
26 dicembre 1978 -13,9 °C
27 dicembre 1978 -13,6 °C
24 dicembre 2011 -13,3 °C
25 dicembre 2011 -12,3 °C
Potendo contare su un archivio climatico di circa 55 anni, il valore è, ovviamente, eccezionale. Va tenuto conto che ad Amundsen-Scott (2.836 m) è raro vengano superati i -20 °C, anzi: ci sono anni in cui tale soglia non è scavalcata affatto. Ma la particolarità di questo record è legata anche all’anniversario della conquista del Polo Sud, che Roald Amundsen raggiunse il 14 dicembre 1911, mentre Robert Falcon Scott calpestò il 16 gennaio 1912. Da notare che tutta la regione del Polo Sud (quella compresa entro gli 89° latitudine sud) ha segnato temperature inconsuete. Riferisce George Weidner, dell’Antarctic Meteorological Reserch Center dell’Università di Madison (Wisconsin), che la stazione automatica Nico (2.935 m) alle 0331 UTC ha rilevato -8,2 °C: grosso modo, alla stessa ora in cui si toccava la massima ad Amundsen-Scott; alla stazione automatica Henry (2.755 m) invece, dove soffiava un leggero vento, alle 0429 si è arrivati a -10 °C.
Sul Plateau Antartico, un limite superiore a quello del Polo Sud è stato archiviato alla base russa Vostok (3.488 m) l’11 gennaio 2002 con -12,2 °C; ma è da rammentare anche il -13,2 °C registrato il 20 dicembre 2010 che, con un anno d’anticipo, aveva già battuto il famoso record dicembrino del 1978 (-15,7 °C il giorno 27), causato da un evento che, 33 anni fa, fu definito epocale.