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Quotazioni artiche in crescita per fine mese

di Ivan Gaddari
14 Nov 2012 - 13:16
in Senza categoria
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quotazioni artiche in crescita per fine mese 25291 1 1 - Quotazioni artiche in crescita per fine mese
Migliora nelle regioni alluvionate:
cominciamo dalle buone notizie. Il campo di Alta Pressione che da giorni staziona sull’Europa centro orientale sta riportando un po’ di sole in quella parte d’Italia sconvolta dalle piogge delle ultime 72 ore. L’emergenza non è ancora passata, basti pensare che il Tevere desta ancora qualche preoccupazione. Ma perlomeno non piove più e stante le ultime proiezioni modellistiche, non dovrebbe piovere neppure nei prossimi giorni.

Il Vortice Depressionario Africano:
ora l’attenzione si sposta al sud, perché l’ampio Vortice di Bassa Pressione formatosi sul nord Africa si sta spostando ad est. La speranza che potesse transitare più a sud, o colmarsi in loco, è svanita. Nel precedente editoriale considerammo plausibile l’ipotesi di un maggiore coinvolgimento delle regioni meridionali, ipotesi che trova conferma negli ultimissimi aggiornamenti modellistici, dai quali peraltro emergono alcuni elementi poco incoraggianti.

Surplus termico e nubifragi:
qualora ci si interrogasse sul perché dei temporali così violenti degli ultimi giorni, possiamo fornirvi una risposta relativamente semplice e comprensibile a tutti. Le anomalie termiche positive di questo periodo non fanno altro che costruire serbatoi ricchi di energia potenziale, spendibile non appena anche i più piccoli refoli d’aria fresca – non fredda, badate bene – varcano le porte del Mediterraneo. Nei giorni scorsi, ad esempio, lo Scirocco è andato a cozzare con i freddi venti settentrionali che soffiavano ad ovest dell’Italia. L’insistenza dei fenomeni, invece, è stata causata da una delle più pericolose configurazioni bariche: il blocco anticiclonico Balcanico.

E’ la volta del sud:
ovviamente ci si augura che le precipitazioni non assumano intensità tale da causare inondazioni, ma il rischio c’è. Basti pensare che in Algeria e sulle Baleari, finora le zone più colpite dal Vortice Ciclonico, si stanno abbattendo violenti nubifragi e si registrano i primi disagi. Le regioni ioniche, le più esposte all’ondata di maltempo, potrebbero ricevere temporali piuttosto violenti, risalenti dal mare.

Fase di stallo:
una volta che si sarà conclusa l’ondata di maltempo, ci aspettiamo una fase transitoria che potrebbe essere caratterizzata da ulteriori spunti instabili nelle regioni meridionali. La causa? La persistenza di un’ampia falla barica tra la Penisola Iberica e le nostre regioni rappresenterà una via preferenziale per il temporaneo tensionamento della corda atlantica, con conseguente variabilità crescente anche sulle altre regioni.

Poi ecco l’Artico:
E’ un’ipotesi che abbiamo sviscerato nei minimi dettagli anche in altre occasioni, ma la ripercorriamo perché più passano i giorni e più i modelli forniscono ulteriori indizi in tal senso. Avremo anzitutto uno sbilanciamento verso nord dell’Alta Pressione delle Azzorre, che prima punterà in Groenlandia e successivamente potrebbe congiungersi con un’altra struttura anticiclonica, quella Scandinava. Avverrebbe così il collasso di un’ampia saccatura Artica sulla parte occidentale dell’Europa, con successivo ingresso nel Mediterraneo dalla Valle del Rodano. Questa l’ipotesi più plausibile, ma non è da escludere che l’aria fredda possa giungere anche da est. Va detto che non si tratterà di un evento estremo, piuttosto di un normale raffreddamento in vista dell’ingresso della stagione invernale. Quanto basta, peraltro, per far sì che le prime nevicate stagionali, a quote interessanti, imbianchino anche le montagne del centro sud e insulari.

Focus: evoluzione sino al 27 novembre 2012
I prossimi giorni vedranno l’Italia suddivisa in due tronconi. Al Nord e nelle regioni centrali tirreniche ci aspettiamo condizioni di tempo stabile e soleggiato, o al più con poche sterili nubi. Nelle altre regioni, invece, sarà percepibile l’influenza di due distinte circolazioni cicloniche: quella nord Africana ed un’altra proveniente dal Mar Nero. Ci aspettiamo forti piogge al sud e in Sicilia, mentre nel medio versante Adriatico e in Sardegna saranno di minore intensità. Va detto che potrebbero essere parzialmente coinvolte anche le regioni di nordest, ma solo tra venerdì e sabato.

Esauritasi l’azione ciclonica, come detto precedentemente sembra profilarsi un periodo di stallo durante il quale potrebbe inserirsi un’altra blanda circolazione d’aria instabile proveniente dalla Spagna. Interesserebbe le regioni meridionali e insulari, ma renderebbe il tempo variabile anche nel resto della Penisola. Dopodiché si cominceranno ad apprezzare gli effetti del cambio di pattern, che sfocerebbe nell’irruzione Artica a fine step.

Evoluzione sino al 02 dicembre 2012
l’Inverno, che dal punto di vista meteorologico inizierà il 1 dicembre, potrebbe cominciare all’insegna del tempo perturbato e freddo.

In conclusione.
Insomma, dopo un autunno spesso sopra le righe, si intravedono i primi, chiari segnali del passaggio di testimone. L’inverno è alle porte.

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