EVENTO STORICO – Ogni volta che si verifica un’alluvione con danni e purtroppo talvolta vittime, vengono giustamente tirati in ballo degli aspetti che sono ormai un po’ noti a tutti. Le maggiori colpe sono sempre dell’uomo, che ha scelto di costruire sul letto dei fiumi e senza un’adeguata politica di tutela del territorio. Le conseguenze le vediamo ogni anno puntuali in autunno, allorquando si verificano piogge di forte intensità. Paghiamo tutti quanti scelte poco lungimiranti di pessima politica di prevenzione idrogeologica, scarsa pianificazione urbanistica, oltre alla tolleranza dell’abusivismo edilizio. Sono tutti concetti profondamente attuali, ma in questo caso specifico ciò non deve togliere che l’alluvione della Bassa Toscana è stato qualcosa davvero di inaudito, senza precedenti nella storia dell’ultimo mezzo secolo ed oltre. Tra l’altro gran parte della media-bassa Toscana era alle prese con una lunga siccità: si è quindi passati da un eccesso all’altro.
PIOGGE STRAORDINARIE, SENZA PRECEDENTI – Basti pensare che ad Orbetello, una delle zone più colpite, nell’arco di 36 ore sono caduti 415 mm di pioggia, di cui 343 nella sola giornata del 12 novembre. Il precedente record storico apparteneva al novembre 1966, l’altra famosa alluvione in Toscana, con “appena” 185 mm in 24 ore. Fra gli altri dati impressionanti, segnaliamo anche i 406 mm di pioggia a Scansano Pomonte (di cui 321.8 mm in 24 ore, record precedente 250.8 mm) ed i 404.2 mm di Poggio Perotto: anche in questo caso gran parte dei totali di pioggia si sono abbattuti nell’arco di 24-36 ore. A Roccalbegna Usi segnalati 291,4 mm in 24 ore, contro i 284,7 mm mensili del novembre 1966. Ciò che stupisce maggiormente di quanto accaduto è che queste piogge straordinarie si sono abbattute in aree ben poco avvezze ad elevate piovosità, tanto che in qualche località gli accumuli totali si avvicinano addirittura a quelli medi annuali.