Ne stiamo parlando da qualche giorno e sembra che le conferme arrivino decise: la nostra Penisola sarà interessata da un tipo di configurazione barica facilmente riscontrabile durante la stagione invernale, meno nel corso di quella estiva.
Ora, abbiamo anche discusso sui possibili effetti sul tempo di metà settimana, mettendo in guardia circa i possibili fenomeni violenti che potrebbero verificarsi. Ma a ben vedere, molto dipenderà dall’effettiva traiettoria che deciderà di intraprendere la goccia fredda figlia del Vortice Polare.
Sì, perché a seconda che passi più o meno ad Est potremo usufruire di risultati totalmente differenti. E a questo punto ci sarà da valutare la bontà dei modelli di previsione: da una parte quelli Europei, che vedrebbero la saccatura interessare più direttamente la nostra Penisola; dall’altra il modello americano GFS, che tende a spostare la stessa area depressionaria più verso i Balcani.
Chiaro quindi che gli scenari potrebbero cambiare. Se si avverasse quanto predetto dai modelli di “casa nostra”, le influenze fortemente instabili non sarebbero limitate solo al settore Adriatico, bensì riuscirebbero a scavalcare gli Appennini e raggiungere i versati Tirrenici (chiaramente i versanti più esposti ad Est).
Qualora invece si verificasse ciò che viene delineato da GFS, avremmo una maggiore instabilità su tutto il versante Adriatico, ma con le Tirreniche e soprattutto il Nordovest che resterebbero spettatori, con giornate maggiormente soleggiate anche se leggermente fresche.
Questo è ciò che potrebbe accadere a seconda delle varie visioni modellistiche. Ora non resta che attendere il manifestarsi degli eventi e trarre successivamente le dovute conclusioni.