Il tempo in Europa:
crediamo sia opportuno dare uno sguardo a quel che sta accadendo sul continente per comprendere le dinamiche che condurrà all’affermazione dell’Anticiclone Africano. Nei Paesi dell’Europa centro settentrionale è da giorni che transitano vigorose perturbazioni atlantiche. Condizioni di maltempo, localmente eccezionale, hanno coinvolto il Regno Unito, il Belgio, la Polonia, l’Ungheria, persino la Svizzera, l’Austria, la Slovenia e la Croazia. E’ evidente come sino ad ora il flusso atlantico sia stato in grado di raggiungere le Alpi, provocando i ben noti effetti nelle regioni del nord Italia. L’Anticiclone, invece, è rimasto rintanato a sud, coinvolgendo parzialmente le regioni meridionali. Ora, invece, in Atlantico stiamo assistendo ad un approfondimento ciclonico con conseguente risposta stabilizzante subtropicale alle nostre latitudini.
Caldo duraturo:
i modelli, lo ribadiamo, sono sostanzialmente concordi nell’indicare una durata dell’ondata di caldo superiore ai 10 giorni. Ma qual è la causa? Riteniamo che la formazione di una cella anticiclonica sull’Europa centro orientale sia l’elemento fondamentale. L’Alta Africana riuscirà a valicare le Alpi e si congiungerà con la struttura continentale, formando in tal modo uno sbarramento difficile da smantellare. Le perturbazioni si vedranno costrette a transitare al di sopra del 60° parellelo.
Possente anomalia termica:
che l’altalena termica sia stata la prerogativa delle scorse settimane è un fatto appurato. Anche maggio, e prima aprile, proposero un’alternanza tra le fresche correnti atlantiche e le calde fiammate africane. Sostenere, invece, di averci fatto il callo sarebbe un azzardo. Nei prossimi giorni avremo a che fare con temperature decisamente superiori alle medie. Probabilmente, da metà settimana, il termometro supererà i 35°C e l’afa renderà il clima opprimente in molte località.
Il clima è cambiato:
inutile nasconderlo, siamo testimoni di un significativo cambiamento climatico. Nell’ultimo decennio è prevalsa, d’Estate, l’Alta Pressione Africana a discapito di quella mite azzorriana. Non è questa la sede adatta a discutere delle cause, anche perché non è dato sapere se si tratti di una fase ciclica o se davvero sia colpa del riscaldamento globale. Ognuno avrà la propria opinione, quel che conta è che le ondate di caldo – anche fuori stagione – non sono più l’eccezione.
Le vie d’uscita:
ribadiamo quanto detto nel precedente editoriale, ovvero che l’Anticiclone Africano potrebbe subire attacchi significativi a fine mese. È probabile che le depressioni atlantiche, dopo aver demolito la resistenza anticiclonica sull’Europa centrale, riescano a scavarsi un varco in direzione delle Alpi e successivamente nel cuore del Mediterraneo.
Focus: evoluzione sino al 28 giugno 2012
Si prospetta un weekend di sole e di caldo. Le temperature registreranno un generale rialzo e su molte città si raggiungeranno picchi di 33-34°C. Davvero poche le nubi, limitate probabilmente a temporanei addensamenti pomeridiani sulle cerchia alpina.
L’Anticiclone imprimerà il suo marchio anche sulla prossima settimana. Tra martedì e mercoledì potrebbe lasciarsi scappare qualche spiffero d’aria umida nelle regioni settentrionali, dove prevediamo un’accentuazione dell’instabilità a ridosso dei rilievi. Ma sarà una breve parentesi, chiusa dall’ulteriore rinforzo anticiclonico che oltre a far salire le temperature di qualche altro grado determinerà un aumento dell’afa.
Evoluzione sino al 03 luglio 2012
L’ondata di caldo durerà sino a fine mese, quando sembra che il flusso perturbato atlantico sia in grado di riaffaccarsi a ridosso delle Alpi. E’ possibile che il mese di Luglio cominci all’insegna del fresco e dell’instabilità, ma al momento si tratta semplicemente di un’ipotesi.
In conclusione.
L’Estate, che finora non era stata particolarmente esaltante, ha deciso di fare sul serio e di avvalersi dell’Anticiclone Africano per raggiungere il suo scopo.