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Quanto durerà l’Alta Pressione?

di Ivan Gaddari
08 Ott 2008 - 16:05
in Senza categoria
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La presenza anticiclonica dovrebbe garantire condizioni di tempo stabile oltre la metà del mese, quando si dovrebbero iniziare ad osservare primi cenni di cambiamento. Fonte (www.meteogiornale.it/mappe), elaborazione grafica a cura di Ivan Gaddari per MTG.
L’elemento saliente a breve termine.
Saremo debolmente influenzati da una perturbazione oceanica in fase di isolamento sulla penisola iberica. I fenomeni saranno scarsi, relegati alle isole. Depressione che poi avrà un ruolo determinante nel favorire un consistente aumento della pressione.

L’elemento saliente a medio termine.
Detto della persistenza perturbata in sede iberica, la sua estensione verso il nord Africa porterà ad una risposta stabilizzante possente, aria mite dalla Libia si porterà sul Mediterraneo. Il canale anticiclonico si spingerà verso l’Europa centrale, ove troveremo un’altra figura di Alta Pressione. Un baluardo insormontabile, difficile da scardinare da qualsiasi tipo di attacco. Le depressioni correranno ad ovest oppure ad est, evitando accuratamente le nostre regioni.

L’elemento saliente a lungo termine.
I primi cenni di cambiamento dovrebbero giungere alla metà del mese, allorquando le depressioni oceaniche, sfruttando un indebolimento anticiclonico sulla Scandinavia, dovrebbe portarsi a nord.

Il trend a lungo termine:
Il rinforzo perturbato potrebbe spingersi, con lentezza, verso sud, erodendo il canale anticiclonico sul bordo settentrionale. In Oceano, intanto, si nota una certa tendenza ad elevazione meridiana, sud-nord, dell’Alta Pressione delle Azzorre.

Elementi di incertezza:
L’elemento che crea maggiore disturbo è senza dubbio la presenza di una struttura anticiclonica così complessa. Appurato che sembra non esserci possibilità per un’azione umida oceanica, quella scandinava sembra l’ipotesi più accreditata allo scioglimento della stasi atmosferica.

Importante sottolineare, inoltre, lo spostamento dei nuclei ciclonici verso nord, verrebbe così a mancare quell’alimentazione umida alla depressione iberica, il che porterebbe ad un graduale indebolimento della stessa ed alla possibilità che avvenga uno sblocco circolatorio.

Fattori di normalità climatica:
Osservando i vari diagrammi termico-barici relativi alle principali locali peninsulari, balza all’occhio una sostanziale normalità termica.

Pur in presenza di correnti prevalentemente meridionali, le temperature non dovrebbe salire eccessivamente. Ciò non toglie che il clima sarà mite, gradevole. Sembrano poche le occasioni precipitative, identificabili in qualche debole passaggio oceanico sulle regioni settentrionali.

Focus: evoluzione sino al 21 ottobre 2008
Primo step previsionale che ci condurrà alla nuova settimana. Un week end segnato da condizioni di tempo stabile e prevalentemente soleggiato, tuttavia non mancheranno dei disturbi nuvolosi provenienti dal nord Africa. Si tratterà essenzialmente di nubi medio alte, che pertanto non daranno luogo a particolari fenomeni.

Poche le variazioni attese in seguito, permane difatti il contesto anticiclonico ma che potrebbe subire dei disturbi dai quadranti settentrionali, frutto della presenza ciclonica sulla Scandinavia. Operazione erosiva assai complicata, ma che potrebbe portarci le prime nubi significative, anche se dirette principalmente all’arco alpino e le regioni del nord.

Evoluzione sino al 26 ottobre 2008
Se l’ipotesi espressa pocanzi trovasse conferma, con l’aiuto dell’elevazione anticiclonica azzorriana io Oceano, non è da escludere che possa esservi un marcato peggioramento, dettato da aria Artica, nell’ultima decade del mese.

In conclusione.
Fase stagionale che si preannuncia povera di spunti analitici significativi, ma sarà interessante seguire i movimenti degli attori barici, alte e basse pressione, sullo scacchiere continentale.

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