Oggi sì, domani no. Oggi Estate, domani chissà. Guardando i modelli matematici di previsione siamo davanti a un vero e proprio rompicapo: su quale scenario meteo puntare?
Bella domanda, la risposta non è così semplice come molti vorrebbero far credere. C’è qualche modello che dice Estate, qualche altro che pone delle riserve. Riserve che, giusto dirlo e sottolinearlo, a fasi alterne ci vengono proposte un po’ da tutti i più autorevoli centri di calcolo internazionali. Ma perché tutta questa difficoltà nell’inquadrare un copione apparentemente scritto?
Partiamo da un presupposto: la primavera. E’ stata una primavera estrema, che ora volge al capolinea ma che sembra intenzionata a lasciare strascichi importanti. Risolvere il tutto in quattro e quattr’otto sarebbe semplice, sarebbe semplice anche per noi che ci arrabbattiamo normalmente nel cercare una soluzione. Ma così non è, non lo è per nulla. Quest’anno più che mai.
Visti i precedenti, riferendoci ovviamente alle precedenti estati, sarebbe facile puntare su una rapida stabilizzazione atmosferica. Sarebbe facile dar credito a quelle proiezioni che ogni tanto appaiono indicanti un consolidamento sostanzialmente dell’Alta Pressione del nord Africa. Ecco, forse dobbiamo partire da questo elemento, dall’Anticiclone africano. E’ il solo elemento sul quale v’è certezza, perché un po’ tutti i modelli continuano a mostrarci una smania anticiclonica a discapito di quello che un tempo – ormai remoto – era l’attore principale dell’estate mediterranea: l’Anticiclone delle Azzorre.
Quindi, se verrà l’Alta africana farà caldo e in effetti sta già facendo caldo. L’altro elemento, praticamente assodato, è dato dalle proiezioni termiche. E’ da giorni che ci vengono proposte anomalie termiche positive, ovvero temperature superiori alle medie stagionali. Anomalie durature, a prescindere da eventuali disturbi.
Proprio sui disturbi si potrebbe scrivere un capitolo intero, perché potrebbero subentrare vortici di bassa pressione tanto da ovest quanto da est. Pare però che eventuali smacchi all’Alta Pressione possano arrivare da ovest, quindi dall’Oceano Atlantico, ma è chiaro che dovremo capire se la volontà anticiclonica sarà quella di cedere oppure no. Giusto per capirci: oggi il modello americano GFS punta il dito su un diktat anticiclonico a partire dal weekend, mentre il modello europeo ECMWF vedrebbe un importante intervento temporalesco e quindi destabilizzante nel corso della prossima settimana.
A chi credere? Difficile dirlo… fermiamoci qui e proviamo a seguire l’evoluzione step by step, tra qualche giorno avremo probabilmente le idee più chiare anche se non possiamo nascondervi che la nostra idea di repentini ribaltoni è sempre in auge.