La primavera 2011 ha assunto per lunghi tratti un andamento quasi estivo, mentre non appena l’estate è iniziata abbiamo assistito ad un indietro tutta, con clima persino a tratti dalle parvenze autunnali. Sono le bizzarrie che spesso riserva la meteo: è interessare volgere lo sguardo indietro a quelle che sono state le caratteristiche di maggio, completamente opposte rispetto al tipo di tempo che ha dominato in questo primo scorcio di giugno.
Partendo dalle temperature, i dati illustrano un mese di maggio mediamente caldo sull’intero territorio nazionale, con anomalia complessiva pari a +1,32°C, certamente rilevante ma ben lontana dai livelli del maggio 2003, il più caldo in assoluto con ben +2,71°C di sopramedia. Nel dettaglio, le anomalie del maggio 2011 sono state ben più marcate sul Nord e sulla Toscana, ma in particolare sulle regioni di Nord-Ovest ove lo scarto medio della norma si è attestato attorno ai +2,5°C. Al Sud invece le temperature sono state molto più vicine alla media, con addirittura qualche zona di Calabria e Sicilia che ha avuto valori inferiori alla norma.
Come spesso accade, il Nord ed il Sud Italia si confermano due mondi assolutamente distinti e questo discorso è avvalorato ancor più dal regime pluviometrico di maggio: da un lato il Nord e le regioni tirreniche centro-settentrionali hanno visto cadere ben poca pioggia, con deficit dalla norma addirittura fino al 70-80%. Discorso completamente diverso per le regioni meridionali, le quali hanno invece avuto piogge generose e localmente molto al di sopra i livelli che normalmente competono al mese di maggio, soprattutto tra Molise, Puglia e parte delle zone insulari. Le abbondanti piogge al Sud sono state capaci di compensare la grave siccità al Nord tanto che, facendo un sunto d’insieme sull’intero territorio nazionale, le precipitazioni totali risulterebbero prossime alla norma: ma si tratta appunto di una normalità falsata dalle grandi anomalie contrapposte.