L’ATLANTICO TENTA LA RISCOSSA – Questa prima parte del mese è stata dominata dalle figure anticicloniche, che hanno impedito ingressi perturbati degni di nota a livello europeo. L’Atlantico non è riuscito a mettere a segno nemmeno un colpo ed al suo posto si sono invece avute anomale vicende fredde prima sull’Est Europa e poi sul cuore del Continente. Tali incursioni artiche si sono però fronteggiate con aria molto più calda afromediterranea e ciò ha prodotto inevitabili situazioni locali fortemente perturbate proprio sull’Italia. Ora in quest’inizio settimana la situazione di forte contrasto si è placata, grazie alla retrocessione verso nord di quel nucleo d’aria artica che si era posizionato a ridosso delle Alpi. Ora il mulinello depressionario è stato agganciato dalla circolazione atlantica, che tenta di proporsi sulla scena europea e mediterranea.
PERTURBAZIONI DA OVEST – Il raggio periferico della depressione atlantica tenta quindi, pur timidamente, di tornare ad influenzare il meteo anche sull’Italia, sfruttando una maggiore debolezza del promontorio anticiclonico afromediterraneo. I passaggi nuvolosi, sospinti da correnti umide sud-occidentali, hanno riguardato in maggior misura le regioni centro-settentrionali e la Sardegna, con qualche piovasco di maggior rilievo tra il Levante Ligure e l’Alta Toscana, non a caso le zone più esposte ai venti di Libeccio. Nuvole si sono addensate anche su gran parte della Val Padana, pur senza produrre fenomeni di rilievo, salvo che sul Piemonte dove hanno dominato ampi squarci di sereno. Il tempo migliore ha però riguardato il Meridione, che ha goduto della maggiore protezione anticiclone con aria ancora relativamente calda e temperature fino a 28-29 gradi.