L’interrogativo espresso nel titolo sporge spontaneo perché una massa d’aria fredda (autunnale), da giovedì 6 ottobre e per alcuni giorni successivi, interesserà l’Italia, dove si avranno le prime – deboli – gelate e brinate notturne in Val Padana, nelle conche alpine e appenniniche, nei paesi di montagna di Alpi e Appennino.
Inoltre, la massa d’aria fredda abbasserà per diverso tempo la temperatura in Valle Padana, dove si formerà una sorta di cuscinetto freddo per la tipica debole circolazione dei venti nei bassi strati dell’atmosfera.
In questa parte d’Italia, il freddo dopo una prima fase di temperature sotto la media, per vari giorni, forse per almeno una settimana, favorirà valori prossimi alla norma.
Insomma, avremo una ripercussione su un pezzetto d’Autunno, ma non sull’Inverno. La fredda stagione dista da questo periodo diversi mesi.
L’evento meteo che succederà sarà rilevante per i seguenti aspetti:
• è una corrente retrograda che giungerà in un periodo dell’anno in cui le correnti atlantiche tendono a rinvigorirsi.
• Porterà la temperatura sotto la media di molti gradi.
• Secondo le previsioni del Centro di Calcolo probabilistico ECMWF ci sarà persino una burrasca di severa intensità su buona parte d’Italia, associata ad una circolazione di Bassa Pressione con minimo in Adriatico.
• Ma soprattutto, siamo in Ottobre e facciamo discorsi che solitamente siamo soliti intraprendere a Dicembre, e ciò dimostra quanto sia insolito l’evento previsto.
Evento che si inserisce nella teoria secondo cui i cambiamenti climatici sono accompagnati da eventi meteo estremi di caldo ed anche di freddo.
Uno studio della BBC pubblicato qualche tempo fa indicava, in una prima fase del periodo del Riscaldamento Globale, la possibilità di avere persino Inverni più rigidi.
Insomma, come già detto, seppur importante l’evento, non avrà ripercussioni sull’Inverno, e neppure sul resto dell’Autunno, che secondo le proiezioni a lunghissimo termine, vedrà per dopo metà mese un fitto rincorrersi di perturbazioni Atlantiche verso l’Italia. E questo c’è proprio da augurarselo, perché quelle piogge ci servono, perché quel clima fa parte della normalità della stagione che stiamo vivendo. Mentre il freddo in arrivo, questo si che è assolutamente straordinariamente anomalo.