Fase instabile più lunga del previsto?
La previsione meteorologica si sa, è passibile di rivisitazioni sino a poche ore prima che si manifesti un evento. Nelle stagioni di transizione questa tendenza è piuttosto accentuata, gli scambi meridiani di calore spingono masse d’aria di differente estrazione da nord verso sud, ma la traiettoria longitudinale è spesso imprevedibile e può subire pesanti modifiche a seconda della disposizione della varia figure bariche che ne determinano l’evoluzione.
Così ci troviamo a commentare e analizzare un vasto lago di aria fresca e instabile che dall’Artico si sta gettando rapidamente verso il Mediterraneo. E’ consuetudine che lo scivolamento venga attutito dal baluardo alpino, che sappiamo porsi a protezione peninsulare in tutte quelle incursioni settentrionali che trovano campo libero nelle vaste pianure dell’Europa centrale. Se poi l’opera di sfondamento non si limita a una semplice toccata e fuga, il peggioramento ha buone probabilità di sconfinare sul Mediterraneo o dalla porta occidentale o da quella orientale.
Quel che accade in queste ore è quanto mai didattico nel rappresentare tal tipo evolutivo, l’aria fresca va addossandosi lungo l’arco alpino e inizierà a fluire nelle regioni Settentrionali sin dal pomeriggio odierno. Non si tratta solo di aria fresca e instabile, la massa alimenta una vasta struttura ciclonica che nei prossimi giorni si getterà sul Mediterraneo centrale, determinando quel peggioramento delle condizioni meteo che andremo ora ad analizzare nel dettaglio.
Instabilità in propagazione verso il Centro Sud
Come detto pocanzi la massa d’aria fresca e instabile avrà modo di propagarsi su buona parte della Penisola fin dalla giornata di domani e l’effetto più evidente sarà dato da una intensificazione dei venti e dal sensibile calo termico che gradualmente avvolgerà l’intera Penisola.
Sulle regioni Settentrionali, oggi interessate da forti temporali, assisteremo ad un parziale miglioramento. Saranno difatti ampi gli spazi di cielo terso specie nella prima parte del giorno, mentre tra il pomeriggio-sera nuove nubi si proporranno prima a ridosso dei rilievi, specie quelli centro occidentali, poi potranno estendersi anche su alcuni settori pianeggianti del Piemonte e sulla Liguria. Annessi altri rovesci temporaleschi, anche di moderata intensità nelle aree sud occidentali piemontesi e nell’entroterra ligure. Nel Triveneto la nuvolosità potrà produrre qualche fenomeno solo a ridosso dei settori pedemontani alto atesini e veneti.
Al Centro avremo invece un peggioramento che coinvolgerà prima Toscana, Umbria e Marche, con frequenti rovesci temporaleschi, poi Abruzzo, Molise e Lazio. Su quest’ultima regione, a sera, probabili intensi temporali. Nubi che viaggeranno poi verso sud, ma le precipitazioni dovrebbero interessare essenzialmente la Puglia settentrionale e l’entroterra campano. Da segnalare infine qualche acquazzone mattutino sulla Sardegna orientale e al pomeriggio qualche altro isolato nella Sicilia di Levante.
Prosegue il calo termico e l’instabilità
Rispetto alle proiezioni di ieri, le giornate di domenica e lunedì si riveleranno un po’ meno instabili al Centro Sud. Ciò non vuol dire che mancheranno i temporali, ma si mostreranno meno diffusi. Domenica, ad esempio, gli spazi di cielo terso saranno ampi al Nord e gran parte del Centro, ma le ore centrali del giorno porteranno dense formazioni nuvolose a ridosso dei rilievi con conseguenti rovesci temporaleschi. Soprattutto lungo la cerchi alpina, nel Lazio e localmente tra Abruzzo e Molise. Al Sud avremo invece una discreta nuvolosità che darà luogo a fenomeni, sempre temporaleschi, nella prima parte del giorno, anche intensi e perduranti sino a sera su Calabria e Puglia. Poi non mancheranno delle schiarite. Qualche acquazzone interesserà anche le Isole Maggiori, specie la Sardegna meridionale e la Sicilia settentrionale. Farà più fresco del sabato, i venti soffieranno tesi dai quadranti settentrionali.
Lunedì avremo poche variazioni, vi saranno un po’ più di nubi sparse al Nord, maggiore l’attività temporalesca sulle Alpi occidentali, alta Lombardia, Appennino ligure ed emiliano. Al Centro vi sarà qualche temporale appenninico, specie in Toscana, mentre persiste una certa instabilità diffusa al Sud. Probabili isolati temporali anche sui settori orientali di entrambe le Isole.
Martedì frequenti temporali al Centro Sud
A dispetto delle proiezioni passate, quella di martedì potrebbe essere la giornata maggiormente instabile su gran parte del Centro Sud. Frequenti i rovesci temporaleschi con sconfinamenti verso le coste. Attenuazione a sera su alto Tirreno e in parte nelle Adriatiche, poi lentamente anche al Meridione. Rovesci temporaleschi che interesseranno anche la Sardegna settentrionale, la Sicilia orientale e tutti i settori alpini e prealpini del Triveneto, con propagazione serale verso la laguna Veneta e il Friuli.
Mercoledì si prevede un graduale miglioramento, ma la persistenza dell’aria fresca in quota lascerà campo libero ad un’accentuata instabilità diurna su tutto l’Appennino e lungo la cerchi alpina. Farà sempre fresco e i venti proverranno ancora dai quadranti settentrionali.