La breve modesta incursione fredda da est del week-end risulterà essere solo un breve episodio, in quanto già agli inizi della prossima settimana la circolazione atmosferica muterà in maniera consistente per lo sfondamento verso le nostre latitudini di una consistente area depressionaria atlantica. Prima era solo un’ipotesi, mentre ora invece il ritorno delle correnti atlantiche appare altamente probabile, vista la convergenza delle principali emissioni modellistiche.
L’affondo della saccatura atlantica (proiezioni per il 2-3 Novembre) verso il Mediterraneo troverà ragion d’essere nella presenza di una possente area anticiclonica tra Scandinavia e Russia, che dunque impedirà il movimento rapido delle ondulazioni atlantiche da ovest verso est ad alte latitudini. La forza del Vortice d’Islanda pare essere in grado di pilotare una serie di perturbazioni verso il nostro Paese, a cui si legheranno dei vortici di bassa pressione secondari. Sul lungo termine non è peraltro escluso l’isolamento di un’area di bassa pressione sul Mediterraneo, se dovesse indebolirsi il rifornimento delle perturbazioni atlantiche come ipotizzano le GFS.
Per il momento si tratta solo di prime indicazioni di massima, ma che dovranno trovare man mano conferma. Di sicuro fra martedì e mercoledì assisteremo all’ingresso poderoso del flusso perturbato atlantico sull’Europa e sull’Italia. Novembre sembra dunque avere tutte le intenzioni di riportare condizioni meteo più tradizionali per il periodo, con una sequenza in serie di perturbazioni atlantiche che metteranno così a tacere l’attuale granitico dominio d’alta pressione.