L’elemento saliente a breve termine.
Per il fine settimana è previsto il culmine dell’ondata di gelo. Le temperature caleranno ulteriormente al Nord e il freddo si propagherà all’intera Penisola associandosi a un’area di Bassa Pressione che potrebbe favorire copiose nevicate sulle regioni del Centro Sud. Neve che cadrebbe a bassa quota, in qualche caso sin sulle pianure.
L’elemento saliente a medio termine.
La settimana Natalizia dovrebbe invece determinare un drastico cambio circolatorio. Il nucleo d’aria gelida che agisce attualmente sui settori centro orientali del Continente si porterebbe verso ovest agganciando il flusso d’aria più mite di matrice oceanica. L’Europa occidentale diverrebbe così sede ciclonica e dato il posizionamento del Vortice sul Mediterraneo giungerebbe un richiamo d’aria assai mite da SO. Oltre al rialzo termico si avrebbe anche un peggioramento che porterebbe le piogge e relegherebbe le nevicate alle alte quote dei principali rilievi peninsulari.
L’elemento saliente a lungo termine.
Il Vortice Ciclonico sembra destinato a perdurare per lungo tempo e potrebbe influenzare le condizioni meteorologiche sull’Europa per l’intera fase festiva.
Il trend a lungo termine:
In Italia giungerebbero nuovi impulsi perturbati da ovest, quindi accompagnati da correnti miti oceaniche. Il tempo potrebbe mantenersi perturbato, ma in un quadro termico ben lontano dall’attuale.
Elementi di incertezza:
L’analisi comparata dei vari modelli di previsione evidenzia una sostanziale concordanza circa il drastico cambio circolatorio atteso. Tuttavia la disposizione del Nucleo Ciclonico principale si rivelerà di fondamentale importanza per poter stabilire gli effetti in Italia sia dal punto di vista delle temperature che per quel che concerne le precipitazioni. Quel che pare assodato è un sensibile rialzo dei valori termici.
Fattori di normalità climatica:
Temperature che ancora per diversi giorni si manterranno abbondantemente al di sotto della norma, soprattutto al Centro Nord. Poi avremo un rialzo che ci consegnerà valori opposti, vale a dire che il rialzo termico farà sì che la colonnina di mercurio schizzi verso l’alto, addirittura oltre quello che dovrebbe essere l’andamento normale del periodo.
Le precipitazioni dovrebbero invece tenerci compagnia per vari giorni e se tale ipotesi trovasse riscontro si avrebbero accumuli che in alcune zone varcherebbe facilmente la soglia della normalità.
Focus: evoluzione sino al 29 dicembre 2009
Il primo step previsionale è concentrato inevitabilmente al tempo nel week-end. L’aria gelida proveniente dalla Russia si getterà nel Mediterraneo conquistando l’intera Penisola. Verrà a crearsi una Bassa Pressione che si collocherà probabilmente a ridosso delle regioni Centrali. In tal modo il tempo dovrebbe peggiorare su tutto il Centro Sud e nelle due Isole, probabilmente anche in Emilia Romagna. Attese copiose nevicate alle basse quote, in varie regioni i fiocchi bianchi potrebbero imbiancare facilmente anche le pianure.
La nuova settimana dovrebbe invece proporci quel cambio circolatorio menzionato in sede evolutiva. In un primo momento il cuscino d’aria fredda presente al Nord potrebbe determinare copiose nevicate anche in Val Padana. Poi il rialzo termico, seguito da un ingresso perturbato, porterebbe al sensibile rialzo della quota neve. Il maltempo potrebbe tenerci compagnia durante la fase pre e post natalizia, ma le temperature risulterebbero ben più elevate di quelle che verranno registrate nei prossimi 4 giorni.
Evoluzione sino al 03 gennaio 2010
Il nuovo anno potrebbe giungere sotto l’egida del maltempo oceanico. Altri impulsi perturbati andrebbe a gettarsi nel Mediterraneo causando una persistenza delle piogge. La neve risulterebbe invece confinate alle alte quote delle Alpi e dell’Appennino.
In conclusione.
Inverno che ha voluto anticipare i tempi della data astronomica, per quei giorni avremo invece un ritorno dell’Atlantico che andrebbe a mitigare, e non poco, il clima italico.