Sembra che la nostra Atmosfera si sia rovesciata, in quanto, sulle nostre montagne, stiamo misurando temperature nettamente superiori rispetto a quelli toccati sulle pianure.
E’ l’effetto dell’Anticiclone Africano, figura che si può presentare sul nostro Paese anche nel cuore della stagione invernale.
Attualmente, il record di caldo degli ultimi 15 anni, risale al periodo pre- natalizio del 1994, con un valore termico di +16,4°C ad 850 hPa misurato sulla stazione di Milano Linate.
La presenza di strati termci inversionali è confermata anche dalle temperature di stamani.
L’Aeroporto di Cuneo Levaldigi, ad esempio, misura una temperatura al suolo di -2°C, mentre poi si risale rapidamente sopra lo zero già 100 metri sopra la stazione, fino a toccare +14,2°C a 1100 metri di altezza, e +12,4°C a 1623 metri.
Lo zero termico lo ritroviamo solamente a 3800 metri di altezza.
E’ questo il motivo per il quale troviamo temperature molto elevate in montagna e basse in pianura.
Attualmente, infatti, ritroviamo una temperatura di +1°C sul Pian Rosà, e di +9°C sul Bric della Croce, sopra Torino, mentre l’aeroporto di Torino Caselle misura appena 0°C.
In Trentino abbiamo +6°C sulla Paganella, a 2121 metri, mentre Bolzano misura 0°C, Vicenza -2°C e Verona -3°C.
Si misurano +8°C ai 1060 metri del Passo della Cisa, e +5°C ai 2165 metri del Monte Cimone, sull’Appennino Emiliano, mentre in pianura abbiamo 0°C a Piacenza, -1°C a Rimini e Cervia.
Nel Lazio spiccano i +6°C del Monte Terminillo, mentre Roma Fiumicino e Latina misurano +2°C, e Frosinone 0°C.
Praticamente, resiste stoico il freddo in quota sulle nostre Regioni Meridionali: il Monte Scuro, infatti, sulla Sila, tocca temperature attorno ai 3°C sotto lo zero.
Questo perché persiste un flusso di venti settentrionali che investono la Puglia, la Calabria.
La stazione di radiosondaggi di Brindisi, infatti, misura 0°C ad appena 1700 metri di quota, e senza alcun profilo inversionale, a testimonianza che questo anticiclone non ha ancora interessato le nostre zone sud orientali.