Tra qualche giorno vi sarà la curiosità di capire quel che sarà successo a livello termico sull’Europa centro orientale, ma al momento quel che emerge dall’analisi delle anomalie termiche dei primi 3 giorni di ottobre parla chiaro: caldo anomalo. Le temperature registrate sinora si discostano notevolmente dalla media quasi trentennale di riferimento (1981-2010), scostamenti ovviamente decisamente positivi. Osserviamo insieme la mappa:
Il modello americano CFSv2, su base dati NCEP, non lascia spazio all’immaginazione: il caldo ha coinvolto gran parte del Mediterraneo e tutta l’Europa orientale, Russia compresa. Ed è proprio sui settori orientali del continente che si scorgono le anomalie “peggiori”. I termometri hanno stazionato 6-7°C al di sopra della media di riferimento, addirittura abbiamo punte di oltre 10°C tra nord Ucraina e Bielorussia.
In Italia si evincono deviazioni meno forti, nell’ordine di 0,5/1°C, eccezion fatta per qualche tratto del versante tirrenico e dell’estremo Nordovest (dove invece non si riscontrano particolari anomalie). Per trovare anomalie di segno opposto (negative) dobbiamo spostarci sull’Europa occidentale e settentrionale (soprattutto nel Regno Unito, in Portogallo e sulla Scandinavia).