Ormai assodato il fatto che le festività natalizie trascorreranno all’insegna di tempo più mite ma con tempaccio, causa il susseguirsi di perturbazioni, proviamo a scrutare quelle che sono le ultime indicazioni dei principali modelli di previsione. Vi mostreremo solo quelle che sono al momento le proiezioni di GFS ed ECMWF, ma trattandosi d’indicazioni a lungo termine, rammentiamo che saranno inevitabilmente soggette a forte mutevolezza. Lo scopo di questo articolo è solo cercare di mostrarvi alcuni elementi che potrebbero denotare a favore della possibilità che la circolazione assuma connotati nuovamente freddi sull’Europa entro l’inizio del nuovo anno.
Poniamo l’attenzione su quello che evidenziano le ECMWF per il giorno 29 Dicembre, ultimo giorno di previsione dell’odierna emissioni. Senza addentrarci nell’analisi specifica e deterministica, risulta interessare notare come l’attività del Vortice Polare scandinavo possa essere soggetta al disturbo dell’anticiclone oceanico in risalita verso nord in Aperto Atlantico, tanto da creare un unico corridoio con l’alta pressione termica groenlandese. Se dovessero essere confermare queste dinamiche, non sarebbe così inverosimile ipotizzare nuove discese verso il Nord Europa, come peraltro già la carta palesa in maniera chiara. L’eventuale affondo di tutta la saccatura fredda verso il Mediterraneo dipenderebbe dall’effettiva costruzione del blocco anticiclonico lungo i meridiani.
Adesso proviamo a scrutare la tendenza GFS per San Silvestro-Capodanno: anche il modello americano ipotizza il possibile allungamento dell’anticiclone oceanica verso nord, lungo i meridiani occidentali europei, che potrebbe rappresentare il viatico per la discesa di masse d’aria fredde artiche verso la Penisola Scandinava e in prospettiva anche sul Centro Europa. Naturalmente anche questa è una proiezione che potrà mutare fortemente nei prossimi giorni.