Ormai assodato che il Natale trascorrerà sotto il maltempo ma con clima piuttosto mite, proviamo a spingerci più in avanti per scovare quel che potrà accadere attorno a fine anno. Già da qualche giorno le tendenze dei modelli mostrano dei possibili affondi di una saccatura scandinava, alimentata da impulsi d’aria artica.
Analizzando le ultime GFS06, emerge proprio per la conclusione d’anno un nuovo peggioramento, generato dall’assalto di una depressione atlantica che si unirà in un blocco unico con il nocciolo freddo del Vortice Polare sulla Penisola Scandinava. In questa fase, l’Italia risentirebbe del respiro umido atlantico proveniente da ovest, legato all’ampia saccatura che affonderà in senso parzialmente obliquo verso il Golfo di Biscaglia e la Penisola Iberica, facendo scendere masse d’aria fredde solo sul Vicino Atlantico.
Nel frattempo, il tentativo di costruzione di un blocco anticiclonico sull’Atlantico, in vicinanza delle coste europee, non andrà inizialmente a buon fine, ma potrebbe concretizzarsi nei primi giorni dell’anno, con discese d’aria fredde maggiormente dirette verso l’Europa Centrale, come si può vedere da questa mappa a lungo termine per il 2 Gennaio che, in quanto tale, resta una proiezione a bassa predicibilità, ampiamente da confermare.
Il modello europeo ECMWF continua invece a confermare le possibilità di un’irruzione fredda artica diretta verso il Mediterraneo Centrale proprio a cavallo di Capodanno, con circolazione ciclonica mediterranea alimentata dalla colata fredda in ingresso dalla Valle del Rodano. Si tratta di una soluzione per ora ipotizzata solo da questo modello di previsione, sebbene con insistenza negli ultimi giorni.