Le condizioni meteo stanno peggiorando sulle regioni italiane per l’ingresso di una perturbazione associata ad bassa pressione che si è avvicinata dall’Iberia: la ciclogenesi mediterranea fungerà da polo catalizzatore per quel blocco d’aria gelida che si sta fondando dalla Penisola Scandinava verso l’Europa Centro-Orientale. Il nocciolo freddo sembra destinato ad entrare dal lato francese per poi vagare sui mari italiani, prima di una veloce traslazione in direzione dei Balcani. Raffrontiamo ora quella che è l’evoluzione proposta dalle emissioni mattuttine dei due principali modelli, in merito al momento topico dell’ingresso del nocciolo freddo all’altezza isobarica di 500 hPa.
PROIEZIONI A 72 ORE
GFS La bomba gelida si troverà proprio sul cuore dell’Italia, con minimo barico a tutte le quote previsto sulle coste del medio versante tirrenico. Tutto il Centro-Nord sarà inglobato entro isoterme fra i -5 ed i -10°C all’altezza isobarica di 850 hPa, pertanto in concomitanza di precipitazioni, la neve potrà facilmente raggiungere quote bassissime, se non pianeggianti, persino in aree decisamente poco avvezze alla neve come i settori del medio versante tirrenico o la Sardegna.
ECMWF Il modello europeo vede invece, alle ore 00Z di venerdì 12, il minimo di geopotenziale in posizione più indietreggiata, tra il Golfo del Leone ed il Mare di Corsica. Evoluzione più rallentata, pertanto, anche in merito all’ingresso della parte più corposa dell’aria fredda artica associata al nucleo gelido: isoterme ad 850 hPa tra i -4 e -8°C interesseranno solo il Nord, la Toscana e la Sardegna.
Proiezioni a 96 ore – ECMWF e GFS Il nucleo gelido appare destinato a traslare velocemente le aree balcaniche, dopo essere transitato sulle regioni centrali italiane. Naturalmente si conferma l’evoluzione un po’ più posticipata di ECMWF, in quanto il modello europeo per le ore 00Z di sabato 13 vede il nucleo ciclonico freddo, sensibilmente attenuato, tra il medio ed il basso versante adriatico (si veda la prima mappa in basso), mentre le carte del modello americano GFS vedono nello stesso frangente il vortice gelido già traslato sulle zone balcaniche (si veda la seconda mappa in basso).