Nelle scorse settimane abbiamo presentato vari editoriali nei quali si metteva in evidenza l’andamento medio del mese di settembre derivante dall’analisi degli annali di meteorologia. Ne derivò un percorso assai vario, tipico di un mese di transizione stagionale segnante il passaggio tra la bella stagione e l’autunno appunto.
In più di un’occasione s’è detto che, almeno fino alla conclusione del mese, era possibile osservare fasi di stabilità e termicamente più vicine all’estate che non alla nuova stagione. Da allora sono passati giorni e l’evoluzione del tempo sembra avere rispettato in pieno tali assunti. Sì, perché specialmente le temperature non hanno subito tal cambiamenti da farci assaporare le classiche giornate autunnali. È vero che non sono mancate né le nubi né le precipitazioni, ed in alcune regioni sembra quasi che l’estate sia finita nel lontano mese di luglio.
Anche agosto ha lasciato dietro sé condizioni talvolta simili all’autunno piuttosto che al ruolo meteorologico normalmente assunto. Tanto che varie zone d’Italia, soprattutto il lato Adriatico, hanno subito effetti deleteri dal punto di vista turistico. Ma per i tanti che credevano che l’autunno potesse iniziare anticipatamente, settembre è stato in grado (e crediamo che ancora possa esserlo) di regalare splendide giornate di sole in un contesto climatico certamente più piacevole che nei primi mesi d’estate.
Ma tutto ciò rappresenta la normalità di un mese che segna si l’entrata della nuova stagione, ma che per due terzi porta spesso inattesi scampoli di fine estate. E come spesso capita la terza decade sembra quella predestinata alla consegna del testimone stagionale. Stando infatti a quel che ci propongono le carte odierne di previsione, proprio in concomitanza con l’inizio dell’ultimo scorcio mensile dovrebbe arrivare un peggioramento in grado di rammentarci il profumo, i colori, l’essenza della vera stagione autunnale.
Vi sono ancora degli elementi che vanno attentamente valutati, ma sembra che quasi tutti i modelli disegnino un’evoluzione grosso modo simile, improntata all’entrata di aria piuttosto fresca sulle nostre regioni. Il tutto a contorno di una fase probabilmente assai instabile, con la prima neve in montagna a quote relativamente basse. Insomma, l’autunno varcherà quell’uscio che finora era stato ben protetto da un’estate tutto sommato più che accettabile.