La vasta ferita depressionaria sull’Ovest Europa, nonostante in fase di evoluzione a cut-off, ha ancora molta energia da sfogare. Il lento movimento verso levante è alla base del nuovo peggioramento che ha già coinvolto parte del Nord e della Toscana: le piogge hanno raggiunto livelli già molto importanti sul Basso Piemonte e sul Ponente Ligure, non risparmiando nemmeno alcuni settori della Lombardia, fra le quali l’area metropolitana milanese.
Un più corposo peggioramento è atteso nel corso della giornata di domani, a seguito di una profonda ciclogenesi secondaria a tutte le quote, sul tratto di mare fra le Isole Baleari ed il Mar di Corsica, con possibile formazione di un vero ciclone mediterraneo (in terminologia tecnica, si può definire TLC, acronimo di tropical-like ciclone). Si tratta di un’evoluzione da monitorare con molta attenzione, come evidenziano queste carte di previsione a cura di GFS per le ore centrali di domani, ma alcuni modelli ad alta risoluzione evidenziano un possibile approfondimento del minimo barico al suolo fino ai 995 hPa, con conseguenti venti tempestosi attorno al centro ciclonico.
Il sistema perturbato associato a questa poderosa ciclogenesi dovrebbe portare condizioni di pesante maltempo sul Nord, ma nella seconda parte della giornata di domani appare confermata la possibilità di forti temporali sul sud-est della Sardegna, in movimento sul tratto tirrenico compreso tra Bassa Toscana e Lazio. Non sono esclusi nubifragi, in quanto il sistema temporalesco sarà supportato da una crescente alimentazione d’aria molto umida e temperata nei bassi strati, ulteriormente innescata dallo stesso ciclone.
Nella giornata di Mercoledì 5 il maltempo tenderà leggermente a smorzare, ma piogge insistenti potrebbero ancora interessare più direttamente il Nord-Ovest, la Toscana e l’ovest della Sardegna. Qualche temporale potrebbe giungere anche al Sud e la mappa ad alta risoluzione che vi presentiamo serve proprio a mettere in evidenza la possibilità di qualche fenomeno di forte intensità sui versanti ionici, ove spirerà ancora lo scirocco.