Francia, Gran Bretagna e Penisola Iberica sono influenzate da un fronte perturbato di matrice atlantica: sembra in parte riuscire il tentativo della bassa pressione, centrata al largo del Regno Unito, di guadagnare terreno verso levante, a discapito di un promontorio anticiclonico proteso dal Mediterraneo Centrale verso la Penisola Scandinava. La dura contrapposizione tra l’alta pressione e la saccatura atlantica sviluppa un afflusso d’aria calda nord-africana che si va a spingere su parte dell’Europa Centro-Occidentale: valori estivi o quasi riguardano in particolare Belgio, Paesi Bassi e nord-est della Francia, dove si sono misurate punte di 28-30 gradi.
Le difficoltà per l’anticiclone derivano anche dal fatto che si deve riparare anche da una seconda azione instabile, posta sull’Europa Carpatico-Danubiana. Non a caso, sarà proprio questo mulinello d’aria fresca ad est, adesso apparentemente innocuo, a creare maggiori grattacapi al dominio anticiclonico sull’Italia, almeno in avvio di settimana. L’azione di disturbo riguarderà essenzialmente il Sud Italia, ove si attiveranno forti correnti di tramontana.
Per il momento sono però le propaggini nuvolose correlate alla circolazione atlantica ad aver raggiunto i settori più occidentali dell’Italia: nulla di minaccioso, si tratta di semplici velature che peraltro tendono a dissolversi avanzando all’interno del regno anticiclonico. Per il resto accade ben poco e, grazie al soleggiamento, le temperature si sono spinte fino a raggiungere punte di 25-26 gradi in alcune località interne di pianura del Centro-Nord e della Sardegna.