Perturbazione esausta, meteo in lento miglioramento:
i violenti nubifragi che si sono abbattuti in Sardegna sono stata la testimonianza di quanto una perturbazione possa rafforzarsi venendo a contatto col Mediterraneo. Ora le piogge si sono portate al Centro Sud, ma con intensità minore. Intensità destinata a calare ulteriormente a seguito dello spostamento del fronte in direzione dell’Egeo. Ma chi pensa che le condizioni siano destinate a migliorare sensibilmente sbaglia. Vediamo perchè.
Imponente raffreddamento dell’Europa settentrionale:
quel che sta avvenendo a livello europeo è quanto mai importante. Importante perché condizionerà, inevitabilmente, anche le sorti meteorologiche peninsulari. Si sta strutturando un blocco anticiclonico, attualmente esteso sino all’Europa centro orientale. Nei prossimi giorni avverrà una variazione ben più imponente. Si rafforzeranno due altre figure anticiclone: l’Alta delle Azzorre e l’Alta Groenlandese. E’ probabile che si formi un altro blocco, stavolta in Atlantico, che piloterà un’irruzione artica verso sud.
Un primo nucleo colpirà l’Italia:
un primo vortice si staccherà dalla circolazione primaria e transiterà nelle nostre regioni. Durante il fine settimana avverrà un cambio circolatorio significativo, le correnti si rafforzeranno dai quadranti settentrionali, entrerà aria fredda e si avranno condizioni di vivace instabilità.
Precoce invernata?:
Probabilmente sì. Il calo termico sarà imponente, le temperature si porteranno su valori al di sotto della norma un po’ ovunque e le precipitazioni assumeranno consistenza nevosa sui rilievi. Possibile che le quote, considerata la fase stagionale, si rivelino abbastanza basse – ma pur sempre in montagna.
Seguirà un’altra irruzione artica:
Il primo nucleo rappresenterà semplicemente l’avamposto di una imponente irruzione artica, la cui traiettoria è ancora tutta da valutare. Vi sono infatti sostanziali discrepanze modellistiche, anche se pare che l’asse di saccatura non sia in grado di varcare lo sbarramento alpino. Probabilmente si dirigerà sull’Europa occidentale, isolando un’ampia circolazione ciclonica che successivamente potrebbe penetrare parzialmente anche in Italia.
Focus: il tempo sino al 26 ottobre 2010
Per qualche giorno avremo condizioni di tempo discreto nelle regioni Centro Settentrionali, mentre al Sud e nelle Isole si percepirà la residua influenza della perturbazione mediterranea. Durante il fine settimana la situazione è destinata a peggiorare a causa dell’ingresso del nucleo artico. Nucleo che dovrebbe coinvolgere in particolare Centro Sud, Isole e regioni Nord orientali. Scenderanno le temperature, avremo piogge, rovesci, qualche temporale e delle nevicate sui rilievi.
Il vortice si allontanerà lentamente verso sudest, lasciando spazio ad una temporanea risalita pressoria. Condizioni meteo in miglioramento, ma l’evoluzione è ancora tutta da verificare. Attorno al 20 partirà l’irruzione artica e sarà importante seguirne l’andamento per comprendere se gli effetti potranno coinvolgere anche l’Italia.
Evoluzione sino al 31 ottobre 2010
Probabilmente, a prescindere dall’esito dell’irruzione, gli ultimi giorni d’Ottobre potrebbero essere caratterizzati da condizioni di tempo incerto.
In conclusione.
L’analisi odierna conferma appieno quanto sostenuto lunedì, ovvero l’avvento dei primi freddi stagionali anche nel comparto Mediterraneo.